TERAMO Resteranno per sempre solo i volti di tante mamme e papà a raccontare l'angoscia per quello che poteva essere e che, solo fortunatamente, quella mattina di gennaio non fu. Perchè a conclusione delle indagini la Procura ha stabilito che non ci sono responsabilità per l'incendio divampato sullo scuolabus di Torricella con a bordo otto bambini. Nei giorni scorsi il pm titolare del fascicolo, Davide Rosati, ha fatto richiesta d'archiviazione nei confronti dei due indagati. Ora l'ultima parola spetta al gip.L'inchiesta era stata aperta per incendio colposo e nel registro degli indagati erano finiti due dipendenti del Comune di Torricella che a vario titolo avevano seguito l'iter riguardante la manutezione del mezzo di proprietà dell'ente: un atto dovuto conseguenza dell'accertamento irripetibile, ovvero una consulenza tecnica, su quel che restava dello scuolabus andato in fiamme . La Procura aveva delegato le indagini alla polizia stradale e aveva sequestrato lo scuolabus risalente agli anni duemila e che, secondo l'amministrazione comunale, era stato regolarmente revisionato prima di tornare in servizio subito dopo le vacanze natalizie. Poi era stata affidata una consulenza tecnica. Tutto con l'obiettivo di fare chiarezza sulle cause di quelle fiamme che nella prima mattinata di lunedì 8 gennaio aveva trasformato in uno scheletro di lamiere il mezzo che avrebbe dovuto portare a scuola otto bambini di elementari e medie. Quel giorno i piccoli furono messi in salvo dall'autista e dall'assistente, le due donne che con grande prontezza e lucidità avevano affrontato e gestito i momenti più difficili quando fiamme e fumo avevano avvolto il mezzo che solo il giorno prima era stato riconsegnato dall'elettrauto all'amministrazione comunale. L'autista quando si era accorta del fumo che usciva dalle bocchette del riscaldamento aveva subito fermato lo scuolabus e aveva immediatamente aperto lo sportello (l'unico su quel modello) prima che il dispositivo si bloccasse. Lei e l'assistente avevano poi provveduto a far scendere i bambini. E poi avevano fatto di tutto per tranquillizzarli. Dopo pochi istanti l'intervento dei pompieri con quelle immagini di fiamme e fumo che quel giorno fecero il giro dei social.