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Pescara, 24/11/2024
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07/09/2018
Il Messaggero
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Strade e ponti, la Provincia chiede 1,7 miliardi a Conte. «Per i viadotti non c'è il pericolo di crolli ma devono essere adeguati sismicamente» |
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Per rimuovere le condizioni di rischio riscontrate nelle infrastrutture della Provincia di Teramo occorrono, secondo la relazione stilata da Via Milli e spedita al governo, 1,7 miliardi di euro. Una somma monstre per adeguare sismicamente e strutturalmente strade e ponti, anche se quest'ultimi, almeno per le priorità, il presidente Renzo Di Sabatino s'accontenterebbe di 113 milioni. Comunque precisa il consigliere delegato alla viabilità, Mario Nugnes: «La nostra è stata una risposta generale ad una richiesta generica» al governo gialloverde che in tutta fretta ha voluto segnalate tutte le criticità. Di Sabatino, in scadenza di mandato (31 ottobre), in quella che probabilmente potrà essere stata la sua ultima conferenza stampa, rincara la dose: «A metà agosto il ministro ha chiesto che i report, con elaborati tecnici, fossero sul suo tavolo per fine mese, ciò ha suscitato ilarità di tutto il paese perché non si può in pochi giorni andare ad individuare tutti gli interventi sui beni». Ora si è in attesa su ciò che il governo vorrà finanziare «però c'è da comprendere che lo Stato non ci dà nulla, ci preleva somme sulle nostre risorse poi dobbiamo combattere per farcele restituire, le stesse che vanno destinate a scuole e strade». Di Sabatino rivendica di aver realizzato i ponti ma di non aver ancora incassato un cent mentre ci sono da fare interventi sui fiumi che sono bloccati appunto per mancanza di finanziamenti. Lamenta anche «i 5 milioni di euro che la Regione ancora deve a Via Milli quando ci sono ponti che aspettano, come quello di Guazzano». Nella relazione di 180 pagine sono comprese anche le opere realizzate: «Abbiamo messo a posto tanti ponti. Sono 120 i milioni di euro di contratti per opere fatte e che si faranno, tutto questo in una situazione di calamità e di solitudine». Il rapporto ha numeri importanti perché numerose sono le opere: 244 fra ponti e viadotti e 211 strade per 1500 chilometri. Sul report, Nugnes ricorda che è stato inscritto di tutto, dalle strade provinciali, ponti e viadotti, messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e dell'adeguamento dell'autoparco. «Abbiamo messo spiega Nugnes - manutenzione ordinaria, straordinaria, ciclica; lo chiamiamo il libro dei sogni, nel senso che realizzare l'ottimale occorrerebbe questo». Di Sabatino, prima di abbandonare Via Milli, vorrebbe concludere due o tre cose, tra cui il ponte di Castelnuovo. Precisa anche che le comunità di Cellino e Castellalto hanno ritenuto di spostare il suo tracciato. «Noi abbiamo accolto la richiesta e perciò si è avuto un anno di ritardo, inoltre abbiamo incaricato un tecnico esterno per le verifiche della procedura perché sull'opera non vi sia un'ombra e non si regali un cent di soldi pubblici». C'è un progetto esecutivo che si sta verificando e successivamente si passerà alla consegna dei lavori. Per le priorità dei ponti, Di Sabatino chiede 113 milioni di euro: «Tutte le opere hanno bisogno di una manutenzione, queste infrastrutture sono comunque sicure». In questi anni la Provincia è intervenuta spesso anche sul ponte di Garrufo dove ha riportato un intervento di 120 mila euro su una struttura che ora possiede «un indice di vulnerabilità pari a 0,7 e non 0 come impropriamente riportato o fatto riportare».
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