PESCARA Quando gli omissis della democrazia partecipata assumono la forma di una casella bianca. E' il nuovo giallo che coinvolge le regionarie del M5s, un percorso alquanto accidentato in Abruzzo, dove molto è lasciato alla libera interpretazione. La consultazione online per la scelta dei candidati alle regionali si è svolta nella giornata di giovedì quando gli iscritti alla Piattaforma Rousseau hanno potuto esprimere le proprie preferenze cliccando sui nomi dei candidati delle quattro province, dopo averne visionato il profilo. Alle 23 sul Blog delle Stelle è arrivato il verdetto, con la pubblicazione dei quattro candidati più votati a L'Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Si tratta rispettivamente di Giorgio Fedele (L'Aq) Marco Cipolletti (Te) Domenico Pettinari (Pe) e Sara Marcozzi (Ch). Peccato che accanto ai nomi dei vincitori delle regionarie nelle rispettive province non risulti il numero di preferenze attribuito a ciascuno dagli elettori: solo una casella bianca, mentre andando giù con la schermata i voti degli altri candidati ci sono tutti, a partire dal secondo classificato. Interpellata sull'accaduto, Sara Marcozzi offre questa versione dei fatti: «Le preferenze dei primi quattro non sono state inserite per non influenzare il secondo turno, ma una volta concluso anche il secondo turno sarà pubblicato tutto».
LA SCELTA
Già, perché adesso tra i quattro candidati più votati nelle rispettive province occorrerà scegliere, sempre attraverso Rousseau, il candidato presidente alla Regione del M5s. Consultazione che in realtà si è già ridotta a un duello a due: Sara Marcozzi e il teramano Marco Cipolletti, perché Pettinari a Pescara e Fedele all'Aquila avrebbero già fatto sapere di non essere interessati alla carica, lasciando così campo libero a i colleghi di Chieti e Teramo. La prima domanda che si fanno già in tanti è perché, una volta conosciuto il numero di preferenze raccolto dai due sfidanti alla regionarie, questo avrebbe dovuto influenzare gli iscritti nella seconda votazione? Ma c'è anche chi ricorda cosa accadde il primo agosto scorso quando, sempre sul Blog delle Stelle, le regionarie abruzzesi erano state sospese dopo l'esclusione dalla competizione online di Pietro Smargiassi, reo di non aver caricato per tempo sul suo profilo la legge regionale sulla Trasparenza. Un mese di silenzio, mentre si susseguivano le voci su un presunto dualismo tra Marcozzi e Smargiassi (smentito dai due), poi le regionarie d'Abruzzo sono improvvisamente riapparse il 4 settembre sulla Piattaforma Rousseau, con la riammissione di Smargiassi che nella provincia di Chieti è risultato il secondo candidato più votato (118 preferenze) proprio alle spalle della collega Marcozzi. Si tratta del risultato migliore, in assenza di conoscere quello dei primi quattro, tra tutti i nomi che si sono sottoposti alle regionarie. Dopo Smargiassi c'è Domenico Pettinari, a Pescara (105), Antonella Di Passio all'Aquila (82) e Virginia Maloni a Teramo (65). Non è invece andata bene alla pescarese Enrica Sabatini nell'altra votazione online per la scelta del membro dei probiviri del M5s. La consigliera comunale è risultata terza sui tre candidati ammessi alla votazione. A spuntarla è stato il padovano Jacopo Berti, 33 anni, capogruppo del M5s alla Regione Veneto, laurea in giurisprudenza (come la Sabatini), maestro di sci a Cortina.