PESCARA Come ogni anno, l'avvicinarsi della riapertura delle scuole scatena la corsa agli abbonamenti degli autobus, con le biglietterie prese d'assalto che faticano a smaltire il picco di richiesta. E come ogni anno si registrano lunghe code e lamentele da parte degli utenti, costretti ad attendere il proprio turno tra caldo, ressa e nervosismo. Ieri mattina, la biglietteria Tua di piazza della Repubblica ha faticato non poco a soddisfare le esigenze di clienti a dir poco scontenti, che hanno denunciato attese estenuanti e disservizi. Per rinnovare un abbonamento il tempo medio di attesa è stato di oltre 2 ore. La sala d'aspetto, piena di studenti, è rimasta affollata fino a chiusura: in molti lamentano la carenza di personale e l'assenza di un banco informazioni. Non c'erano sportelli dedicati al solo rinnovo dell'abbonamento, così anche chi doveva acquistare un semplice biglietto era costretto alla lunga coda. Altro punto finito sotto la lente d'ingrandimento è la carenza di pos per il pagamento con bancomat o carta di credito: dei tre sportelli operanti (di cui uno ha chiuso alle 11,50), solo uno di questi dava la possibilità di pagare con le carte, costringendo i clienti a saltare da un operatore all'altro per completare la procedura. Inevitabilmente, la situazione si è riflessa anche sulle biglietterie di altre compagnie presenti all'interno della stessa struttura, intasate da chi cercava di accaparrarsi un posto in fila. Ma la Tua sottolinea come già nei giorni scorsi ha messo in atto una campagna per invitare gli studenti a non ridursi all'ultimo momento per rinnovare o acquistare la tessera. Sono oltre 13mila i ragazzi abruzzesi che si spostano con l'autobus ed è chiaro che se tutti, o gran parte di questi, si recano nelle biglietterie il giorno prima della riapertura delle scuole, il meccanismo s'ingolfa. La situazione è tutt'altro che nuova per l'azienda di trasporto, così quest'anno si è pensato di dare la possibilità agli utenti muniti di valida tessera, di rinnovare l'abbonamento online. Ma dai numeri a disposizione, pare che solamente una cinquantina di loro abbia scelto la soluzione elettronica.