TORTORETO C'è uno scuolabus in meno rispetto all'anno scorso, così non ci sono più posti liberi per chi non ha rispettato le regole: alla prima campanella di ieri mattina una decina di alunni che frequentano le scuole di Tortoreto è rimasta a piedi. La metà di loro ha pagato in ritardo la somma dovuta al Comune e di conseguenza non ha rispettato il limite del 30 giugno per l'iscrizione, mentre l'altra metà è composta da bambini residenti ad Alba Adriatica che l'ente tortoretano non può, o non vuole, più accompagnare nei propri edifici scolastici. Fuori anche i bambini iscritti in una scuola di una zona diversa dalla propria. La segnalazione è di un gruppo dei genitori degli alunni interessati, che ieri ha dovuto interrompere la propria attività lavorativa per seguire i figli e che si è appellata all'ente e agli autisti stessi per risolvere quello che rappresenta per loro un grave disagio.«Stiamo lavorando per trovare una soluzione ed offrire continuità di servizio a questi bambini, ma ci tengo a precisare che non ci sono liste di attesa e che tutti coloro che si sono iscritti entro i termini, che hanno rispettato le regole e che risiedono a Tortoreto hanno trovato posto sugli scuolabus», ha spiegato il sindaco Domenico Piccioni tentando di ammorbidire la posizione dura intrapresa dal Comune. Il primo cittadino, che ieri mattina era presente nelle scuole del Lido per gli auguri di rito ai bambini al loro ritorno sui banchi, ha poi chiarito la questione del numero di mezzi impegnati nel trasporto scolastico: «Quest'anno le linee degli scuolabus sono tornate ad essere sei, cioè il numero strettamente necessario e indicato nel bando di gara con cui il Comune ha affidato il servizio ad una ditta esterna. Il ritorno alle sei linee è stato possibile grazie ad una riorganizzazione del servizio scolastico e a una nuova regolamentazione approvata nei mesi scorsi, che ha fissato paletti certi nella distribuzione degli alunni: chi risiede ad est dell'autostrada A14 deve andare a scuola al Lido, chi ad ovest deve andare al centro storico. Così abbiamo risolto la situazione caotica che finora aveva provocato liste d'attesa con decine di bambini e costretto l'ente ad attivare una linea in più di scuolabus, la settima, con un costo aggiuntivo di oltre 50mila euro l'anno e diverse criticità, tra cui il rischio che ci potesse essere contestato il mancato rispetto del bando di gara».