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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Lega in piazza per andare subito al voto. L’Aquila, Bellachioma chiama a raccolta i giovani del Carroccio e gli alleati. Di Primio c’è, gli altri sono assenti giustificati. Udc in campo, giura fedeltà al centrodestra

Dopo i fulmini e i temporali estivi, torna il sereno nel centrodestra abruzzese, che si ricompatta partecipando unito alla manifestazione convocata all’Aquila dalla Lega per reclamare l’indizione immediata, entro novembre del 2018, di nuove elezioni. Circa 150 persone – soprattutto giovani militanti - si sono radunate, ieri, davanti Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, per chiedere, come ha spiegato il coordinatore regionale del Carroccio, il parlamentare Giuseppe Bellachioma, «un atteggiamento di coerenza e responsabilità da parte di chi deve decidere», ovvero la presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera, e i vertici della Regione Abruzzo che ne hanno, per legge, facoltà, Giovanni Lolli, presidente vicario, e Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale. «Se ci dovessero essere ulteriori lungaggini » ha affermato Bellachioma «e si dovesse tenere l’Abruzzo per altri cinque o sei mesi in queste condizioni sarebbe una vergogna».
CHI C’ERA. In piazza, insieme a Bellachioma, c’erano, tra gli altri, il collega di partito e parlamentare Luigi D’Eramo; il sindaco di Chieti Umberto Di Primio; il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi; l’ex vice sindaco di Pescara Berardino Fiorilli, fresco di adesione a Azione politica; il consigliere regionale Emilio Iampieri e gli ex Riccardo Chiavaroli e Giuseppe Tagliente; gli esponenti di Forza Italia Daniele D’Amario (coordinatore provinciale Chieti), Stefano Morelli (coordinatore comunale L’Aquila), Emilia Di Matteo (delegata comunale di Chieti). Assenti, invece, ma tutti giustificati, gli altri big: Nazario Pagano, coordinatore regionale azzurro, e Lorenzo Sospiri, capogruppo in consiglio regionale, entrambi impegnati a Giovinazzo, in Puglia, alla festa dei giovani di Forza Italia, mentre Mauro Febbo e Antonio Martino non hanno potuto partecipare: il primo per un grave lutto, il secondo per il compleanno della figlia. Impegni familiari hanno tenuto lontano anche l’ospite forse più atteso, Fabrizio Di Stefano.
CANDIDATO A FI. Benché il partito di Salvini - forte di sondaggi che lo danno, a livello nazionale, al 32% e, a livello locale, in una forchetta tra il 26% e il 29% - continui a rivendicare per sé la scelta del candidato presidente, sembra che la partita - nella quale l’Abruzzo era solo una delle tessere da mettere a posto, in un mosaico che comprendeva anche le elezioni regionali in Piemonte e Basilicata e le nomine ai vertici di alcune aziende nazionali - si sia già chiusa in altro modo. Lo fa capire, tra le righe, lo stesso Bellachioma: «Quello di Di Stefano è un nome assolutamente spendibile ma ho la netta sensazione che la sintesi si farà a Roma». L’accordo, in verità, sarebbe cosa fatta: alla Lega andranno Piemonte e presidenza Rai (nei giorni scorsi è tornato in ballo il nome di Marcello Foa) mentre a Forza Italia Abruzzo e Basilicata. La prossima settimana il patto verrà suggellato sia a livello locale, con un incontro tra Bellachioma e Pagano, sia a livello nazionale, con un vertice tra Salvini e Berlusconi.
IL SONDAGGIO. Posto che toccherà a Forza Italia esprimere il nome per la poltrona di governatore, su chi si punterà? Finora gli unici a essere usciti allo scoperto, dando la propria disponibilità a candidarsi, sono stati Mauro Febbo e Umberto Di Primio. Ma è certo che sarà un sondaggio elettorale il metodo al quale il partito di Silvio Berlusconi si affiderà per capire qual è il candidato migliore. La prossima settimana partirà l'indagine telefonica, nella quale saranno effettuate circa mille telefonate, commissionata alla società Tecné. Agli intervistati saranno proposti i nomi di quattro possibili: oltre a quelli di Di Primio e Febbo, della rosa faranno parte anche Antonella Di Nino, sindaco di Pratola Peligna, e il consigliere regionale Paolo Gatti. Chi vincerà?


Udc in campo, giura fedeltà al centrodestra. Di Giuseppantonio riunisce a Chieti il Comitato regionale che conferma l’alleanza dei moderati

L’Udc si prepara alle elezioni riunendo all’Hotel Iacone, di Chieti Scalo, Comitato regionale, presieduto dal segretario Enrico Di Giuseppantonio. Un incontro partecipato, nel corso del quale sono stati trattati vari punti come sanità, sociale, trasporti, industria, disoccupazione, agricoltura, turismo senza tralasciare l’emergenza sicurezza. Un esame a tutto campo, scaturito dagli interventi dello stesso Di Giuseppantonio, dei coordinatori provinciali di Chieti, Andrea Buracchio, di Pescara, Valter Cozzi, dell’Aquila, Lino Cipolloni (assente per impegni il coordinatore di Teramo, Berardo De Simplicio)e di amministratori comunali e dirigenti locali. Si è discusso ovviamente anche delle alleanze e la collocazione scelta è stata approvata e valutata positivamente dal Comitato Regionale: «Ribadiamo la nostra convinta adesione all’area di centrodestra e siamo pronti al dialogo con le varie forze che intendono, come noi, essere i portatori e gli interpreti dei bisogni della comunità abruzzese», hanno affermato i dirigenti dell’Udc. «Non siamo una forza che grida alle folle», ha detto Di Giuseppantonio, «il nostro passato e il nostro futuro hanno un elemento caratterizzante: la programmazione politica, capace di dare concretezza alle aspettative dei cittadini. Non ci interessano intese per ottenere qualche voto in più, il nostro è un partito che ha con sè tutti i valori più radicati della persona, che sono i cardini della nostra azione politica. Saranno questi i punti che porteremo al tavolo dei nostri alleati. L’Abruzzo deve tornare a correre, deve riconquistare il ruolo che aveva di regione leader del centro-sud d’Italia. Per quanto ci riguarda», ha aggiunto, «l’individuazione del candidato alla presidenza della Regione non dovrà vedere un uomo solo al comando ma l’espressione di una squadra coesa capace di sostenere il lavoro di chi sarà scelto a guidare l’Abruzzo. Il candidato presidente dovrà mettere in campo capacità, moderazione, trasparenza e attenzione vera ai bisogni dei cittadini. Mentre la colazione dovrà elaborare un programma partecipato che miri alla risoluzione dei problemi dell’Abruzzo e lo proietti da protagonista in Europa». Un gruppo abruzzese parteciperà sabato 15 e domenica 16 alla Festa Nazionale dell’Udc che si terrà a Fiuggi.

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