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Pescara, 24/07/2024
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Data: 10/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, record di congedi per la 104. Giovedì il vertice con l'Inps

Il numero uno dell'Atac, Paolo Simioni, lo aveva detto sulle colonne del Messagero a inizio agosto, subito dopo avere incassato il via libera dei giudici al piano di concordato. L'assenteismo, ragionava il presidente e amministratore delegato del colosso dei trasporti, «è lo specchio dello scollamento che si è creato nel tempo tra l'azienda e i lavoratori e talvolta ha portato a un abuso delle tutele». Soprattutto per i congedi previsti dalla legge 104, che permettono di non presentarsi al lavoro per assistere un parente invalido. Ma all'Atac, accanto a chi ne ha sicuramente diritto, qualcuno sembra essersi fatto prendere la mano. Sono i numeri, le proporzioni a farlo intuire: su 11.346 dipendenti tra autisti, macchinisti e impiegati, in 2.888 hanno la licenza famigliare. E secondo i report interni, la sfruttano con regolarità in 2.400. A conti fatti, il 25% dei lavoratori ha in tasca il congedo, mentre nel settore privato la media è del 3,15%. Otto volte di meno. L'azienda che gestisce bus e metro fa peggio perfino dell'Ama, la società dei rifiuti, dove i dipendenti con il permesso della 104 sono 1.600 su 7.810 (il 20,4%). I numeri della municipalizzata di via Prenestina sono in linea con quanto accade in Campidoglio, dove tra vigili, insegnanti e impiegati hanno il congedo famigliare in 6.217 su 24mila. Va detto però che in Comune, la giunta di Virginia Raggi si è mossa da tempo e la stretta è già stata avviata da oltre un anno.
IL TAVOLO
Ora si muove anche la società dei trasporti. Simioni ha già scritto all'Inps per rafforzare i controlli. L'obiettivo è dare vita a un tavolo con l'istituto di previdenza che affronti il capitolo assenteisti con tutti gli strumenti previsti dalla legge, a partire dalle visite fiscali. Archiviata la pausa estiva, la stretta ora dovrebbe entrare nel vivo. Giovedì prossimo, il 13 settembre, è in programma un incontro tra i dirigenti dell'Atac e l'Inps per mettere a punto la strategia.
TUTTI AL MARE
Del resto c'è chi con l'assenza pagata dall'Atac è andato in vacanza in Calabria, altri ancora hanno sfruttato la legge 104 per fare il doppio lavoro, dal meccanico al gelataio. Ora, in asse con l'Inps, si spera che certi malcostumi diventino meno frequenti. Proprio gli 007 della Previdenza hanno svelato il dilagare dei congedi famigliari nel pubblico impiego. Nell'ultimo rapporto sfornato sull'argomento, c'è scritto che tra i dipendenti pubblici, in media, il numero dei giorni di permesso goduti è quattro volte superiore rispetto alle imprese private: fino a 6 giorni nel pubblico contro 1,5 giorni nel privato. Sia nel pubblico che nel privato, il Lazio è tra le regioni con più permessi 104.

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