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Data: 11/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Un terminal bus anche a Chieti Scalo». Proposta del comitato di residenti: circolazione paralizzata per i mezzi in strada, serve un piano

CHIETI Un terminal bus nella parte bassa della città. E chi ha avuto modo di servirsi degli attuali, a dir poco precari, stalli di fermata e sosta comprenderà l'importanza dell'argomento sollevato dal comitato ChietiScaloNoi che, di recente, ha avuto un serrato confronto su diversi temi con l'assessore alle attività produttive Carla Di Biase. «Ogni giorno, nei pressi di piazzale Marconi, sostano per consentire la salita e la discesa di centinaia di passeggeri con relativi bagagli», spiega il coordinatore Lello Carapelle, «decine e decine di pullman diretti verso Roma, Napoli e altre località. Traffico bloccato lungo viale Croce, incroci pericolosi con i filobus della linea urbana, intralci al servizio taxi e tutto quanto, considerando anche il movimento generato dalla metropolitana di superficie, sembra impossibile non sia stato finora oggetto di attenzione da parte dell'amministrazione comunale». Da qui l'ipotesi di trovare, sempre nei pressi della stazione, un'area idonea per la fermata degli autobus. «Area già individuata, proporremo a breve un nostro progetto. E, sempre a proposito del percorso ferroviario», continua Carapelle, «abbiamo avuto notizia di un eventuale raddoppio della linea, relativamente al transito merci, per l'intera giornata. Da qui, considerando i problemi derivanti all'intera zona a ridosso dei binari, abbiamo esposto le nostre preoccupazioni all'assessore». Un incontro dai toni accesi con il comitato a ribadire le proprie posizioni. «Non è una sterile polemica nei confronti della parte alta della città. Abbiamo denunciato da tempo le condizioni disastrose in cui versa il presidio della Asl in via De Litio e ora, dopo le assicurazioni ricevute dall'assessore regionale Silvio Paolucci, sembra che lo stesso presidio verrà spostato, speriamo entro la primavera prossima, nei locali in via Ricciardi occupati dal comando compagnia dei carabinieri che, a sua volta, troverà spazio all'interno della caserma Rebeggiani. Dall'amministrazione comunale, poi, silenzio assoluto circa la chiusura, per 15 giorni, dell'ufficio anagrafe presso la delegazione di piazza Carafa. Carenza di personale? Sarebbe allora stato più opportuno, per una zona che conta 33mila abitanti, optare per un servizio al pubblico suddiviso in giorni alterni. Assenze, silenzi e vaghe assicurazioni. Stesso discorso per quanto riguarda l'istituzione, allo Scalo, di una delegazione dell'ufficio di polizia municipale». Infine una considerazione di ChietiScaloNoi: «Parliamo di problemi davanti agli occhi di tutti», conclude Carapelle, «se anche la parte alta della città lamenta carenze, auspichiamo la nascita di altri comitati di quartiere per migliorare insieme le condizioni dell'intera città».

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