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Pescara, 24/07/2024
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Data: 11/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Istigazione al razzismo, c'č l'esposto. Mario Junior Dodi denunciato da Sinistra Italiana e costretto a lasciare la Cgil

L'AQUILA Un esposto in Procura per istigazione all'odio razziale, l'espulsione dalla Cgil, anticipata dalle dimissioni volontarie, e poi il pentimento, per bocca del proprio legale. Un post su Facebook ha scatenato un vero e proprio caso mediatico, ma non solo. Protagonista l'aquilano Mario Junior Dodi, noto in cittą e fino a ieri Rsa della Slc-Cgil in un call center cittadino. «Un extracomunitario di meno, ce ne faremo una ragione. Quissi portano solo guai. Tocca pure pagare i funerali»: questo il commento pubblicato da Dodi sulla sua pagina alla notizia del ritrovamento di un cadavere all'interno dell'ex ospedale, un aquilano morto probabilmente per overdose, che in un primo momento era stato ritenuto uno straniero. Immediata la reazione di sdegno sui social e le reazioni anche a livello politico. I rappresentanti di Sinistra Italiana dell'Aquila, Gamal Bouchaib e Pierluigi Iannarelli, hanno annunciato un esposto per istigazione all'odio razziale, «a seguito dell'orribile post su Facebook a firma di un militante e sostenitore della destra cittadina e nazionale, in cui si gioiva del fatto che il cadavere rinvenuto nei locali dell'ex San Salvatore fosse di un uomo di origine straniera. Tutto questo č inaccettabile e rende necessario prendere una posizione netta di distacco e di condanna, per evitare il radicamento di siffatte posizioni nella societą». Dura anche la presa di posizione della Cgil: «Si tratta di frasi intollerabili e inumane», hanno scritto in una nota il segretario provinciale Umberto Trasatti e Marilena Scimia della Slc-Cgil, «e che hanno immediatamente portato alla convocazione degli organi esecutivi interni per attivare le procedure di espulsione del soggetto. Un verdetto che sarebbe stato inevitabile e che la persona in questione ha ritenuto di anticipare con le proprie dimissioni e con la cancellazione dall'iscrizione al nostro sindacato». Rispetto alle offese e alle minacce ricevute dal suo assistito, che ha riconosciuto l'errore, l'avvocato Massimo Costantini ha comunicato che ulteriori messaggi saranno portati all'attenzione della Procura.

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