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Data: 11/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Manovra, cedolare sui negozi più detrazioni ai redditi bassi

ROMA La novità dell'ultima ora è la cedolare secca per l'affitto dei locali commerciali. Una misura che, ha spiegato in un'intervista a Sky il sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci, servirà anche a combattere il degrado urbano. La manovra ecoomica che il governo sta preparando, si arricchisce di un nuovo capitolo. La cedolare secca, la tassazione flat per gli affitti delle case, ha restituito ottimi risultati in termini di gettito e di emersione del nero. Da tempo Confedilizia (lo ha fatto anche ieri incontrando il sottosegretario Alessio Villarosa), chiede che la stessa misura venga allargata anche al settore delle attività commerciali dove, invece, a coloro che danno in locazione un locale è ancora applicata l'aliquota Irpef marginale. Per le abitazioni oggi esistono due aliquote per la tassazione flat: una ordinaria del 21%, e una agevolata del 10% per chi dà in locazione la casa a canone concordato. Il pacchetto fiscale che la Lega presenterà al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, e agli alleati di governo, sarà discusso in un nuovo vertice del Carroccio previsto per oggi.
I CONTEGGI
Il pacchetto fiscale, come ha ricordato ieri Bitonci, vale 5 miliardi di euro. Il piatto principale del menù è la riduzione della prima aliquota fiscale Irpef dal 23% al 22%. Una misura che potrebbe essere affiancata da una revisione delle detrazioni per aumentare il beneficio per i redditi bassi. Non è ancora chiaro se verrà affrontato anche il tema degli incapienti, i 10 milioni di lavoratori e pensionati che non pagano imposte perché le detrazioni azzerano completamente le tasse da versare al Fisco e che, quindi, rimarrebbero esclusi dal beneficio del taglio delle aliquote. Per il resto sono sostanzialmente confermate le altre proposte del pacchetto. Ci saranno le novità sul regime dei minimi. La tassazione al 15% sarà consentita per tutte le partite Iva, professionisti, ma anche società semplici, in nome collettivo e quelle a responsabilità limitata in regime di trasparenza, che fatturano fino a 65 mila euro. Dai 65 mila euro ai 100 mila euro, sulla parte incrementale, si verserà un'aliquota aggiuntiva del 5%. L'Ires delle imprese, oggi al 24%, sarà tagliata al 15% per quelle che reinvestono gli utili in azienda o che effettuano nuove assunzioni di personale.
LE REAZIONI
«Non voglio sbagliare in questa
manovra economica, voglio dare un segnale chiaro come sull'immigrazione», ha detto il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini intervistato da Enrico Mentana nella sede della Fondazione Don Gino Rigoldi a Milano. «Non dobbiamo mai perdere il contatto con la realtà economica», ha aggiunto Salvini riferendosi a quello che secondo lui è stato uno degli errori commesso dai precedenti governi di centrosinistra. Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in un'audizione alla Camera, ha invece sottolineato che «iper e super ammortamento, nuova Sabatini e credito di imposta saranno confermati dalla manovra». Il vice presidente grillino ha dato anche ampie rassicurazioni sul reddito di cittadinanza e sulla pensione di cittadinanza. «È fondamentale», ha detto, «garantire le pensioni minime sopra la soglia di povertà: serve cioè riequilibrare le risorse a favore delle pensioni sotto i 780 euro», spiega ribadendo come tra l'altro «il superamento della legge Fornero sia la nostra priorità». «Lavoriamo all'introduzione di quota 100 tenendo ben presente chi ha maturato anzianità contributiva di 41 anni», ha proseguito. Sui mercati intanto ieri le rassicurazioni del ministro Tria sono state come un calmante. Lo spread è sceso a quota 250 punti rispetto ai bund tedeschi.

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