Sugli autobus di linea della Capitale aumenta la videosorveglianza. Dopo le aggressioni ai conducenti dell'Atac, il Campidoglio corre ai ripari e vara un bando di gara per l'acquisto di 240 sistemi di telecamere da posizionare sui mezzi pubblici per prevenire le minacce agli autisti ma anche per documentare gli eventi «che mettono in pericolo non solo i passeggeri e il conducente, ma anche le componenti del veicolo». Sui bus Atac scatta , dunque, il piano anti-aggressioni del Comune di Roma, frutto di un accordo quadro che garantirà la fornitura e l'installazione di un sistema di telecamere hi-tech a bordo.
I DETTAGLI
Il progetto include 240 mezzi della flotta Atac per un impegno di spesa che si aggira sugli 800mila euro, ma il primo step riguarderà solo 25 bus. Tecnologico e sofisticato, il sistema di bordo che prevede su ogni vettura: 3 telecamere interne a colori e in grado di registrare anche l'audio; un'altra telecamera interna per inquadrare il fronte stradale e 2 pc per visualizzare direttamente a bordo bus i filmati ed eventualmente scaricarli. Altri due pc, invece, saranno posizionati nella centrale operativa Atac e saranno adibiti alla visualizzazione e al download dei filmati sia in tempo reale che da remoto. La gara partita ieri si concluderà il prossimo 19 ottobre.
I TEMPI
Espletato il bando, i tempi tecnici potrebbe permettere le telecamere anti-crimine a bordo già entro la fine dell'anno. Almeno per i primi 25 bus. A Roma non si contano le aggressioni subite dai conducenti dei bus, soprattutto di notte e nei quartieri a rischio: da Tor Bella Monaca a Ostia, da Torre Maura a Centocelle. Non sono esenti nemmeno le zone del centro: nell'aprile scorso, in corso Vittorio Emanuele non lontano da piazza Navona, un autista è stato picchiato e trascinato fuori dal mezzo finendo poi in ospedale solo perché aveva osato rimproverare tre giovani, tutti minorenni, che stavano disturbando altri passeggeri sul mezzo pubblico. Grida, spintoni e schiamazzi che hanno fatto intervenire l'autista per redarguire i ragazzi, i quali per tutta risposta lo hanno aggredito costringendolo a fermare l'autobus in mezzo alla strada. Soltanto l'anno scorso sono stati 54 i dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche in seguito a episodi di violenza avvenuti durante i loro turni di servizio: 60, soltanto negli ultimi otto mesi. L'ultimo episodio si è registrato a Ostia, alla vigilia di Ferragosto. Il conducente dello 070 era stato aggredito da un 37enne straniero perché aveva saltato una fermata. Continua a montare il malcontento e la protesta da parte degli autisti Atac alle prese con le cosiddette «linee della paura». «Alcuni quartieri - ammette uno degli autisti- non perdonano. Dovremmo girare con l'elmetto e quando arrivi al capolinea dell'ultima corsa puoi ritenerti fortunato». Ma presto arriveranno le telecamere.