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Pescara, 24/07/2024
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Data: 12/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Viadotto A24, per ora nessun pericolo. I tecnici rassicurano sulla tenuta della struttura. Anche ieri è andato avanti il lavoro di picconatura sull'intonaco "malato"

L'AQUILA Non ci sono, per ora, criticità per il viadotto Torrione, sulla A24, in direzione Teramo, dal quale lunedì sera sono caduti calcinacci, piccoli pezzi di cemento. La preoccupazione però c'è, anche se la polizia locale ha provveduto, già dalla sera stessa, a chiudere la strada che passa proprio sotto al viadotto, via Gabriele Rossetti.Ieri mattina è proseguita l'opera - già iniziata lunedì sera - da parte dei tecnici e degli operai della concessionaria Strada dei Parchi, che hanno provveduto a picconare l'intonaco nella parte sottostante il viadotto, dove la struttura sembra danneggiata. Ma i tecnici hanno assicurato che non ci sono problemi strutturali e, di conseguenza, non si rende necessario alcun intervento, per ora. Anche se il rischio potrebbe esserci solo sui ganci sulla campata, sull'asfalto della carreggiata, ma soltanto in caso di evento sismico di una certa entità, come hanno dichiarato i tecnici anche al Tg3 regionale. A questo, però, Strada dei Parchi sta già rimediando, con lavori ad hoc proprio sui cavalcavia. E sono molti i cantieri aperti lungo il tratto della A24. Per ora, comunque, la polizia locale del capoluogo di regione ha chiuso a tempo indeterminato via Gabriele Rossetti al transito sia delle auto, sia dei pedoni. La strada passa proprio parallela al viadotto autostradale, ma non è frequentatissima e sotto non ci sono abitazioni.E a proposito di cavalcavia e ponti, ieri mattina sono ripresi i rilievi per quanto riguarda il ponte Belvedere, tra via XX Settembre e via Fontesecco.I tecnici sono al lavoro, per verificare la stabilità dei piloni, sia sotto la campata, sia sul terreno sul quale poggia il pilone dal lato di via Persichetti-Belvedere.Ieri mattina i tecnici, con un'autoscala, hanno esplorato il pilone sotto la campata, da quel lato. Poi toccherà alla parte che sovrasta l'oramai famoso palazzo al civico 29, per il quale l'assessore alle Opere pubbliche, e vice sindaco, Guido Liris, ha ipotizzato l'abbattimento.Il palazzo, infatti, sorge proprio sotto il ponte. O meglio, l'edificio è del 1930 e il ponte gli è stato costruito sopra negli anni Sessanta. Le trenta famiglie che abitano lo stabile - un appartamento è vuoto perché è stato danneggiato da un incendio un anno fa e nessuno lo ha ristrutturato - sono divise sulla proposta di abbattimento dell'edificio e di traslocare negli appartamenti disponibili del Comune, a cominciare da quelli antisismici del Progetto Case. Alcuni appartamenti sono ancora di proprietà dell'Ater, dunque il problema non è di facile e immediata soluzione. ©

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