PESCARA «Evidenti segni di carente/assente manutenzione». Scrive così l'Anas a proposito dello stato in cui ha preso in gestione dal Comune il tratto pescarese dell'Asse attrezzato lo scorso 6 febbraio. Un giudizio che Anas mette nero su bianco dopo che il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Massimiliano Di Pillo, a corredo di una documentazione fotografica sulle pessime condizioni degli ultimi due chilometri dell'Asse attrezzato, oltre a puntare il dito contro le varie amministrazioni comunali che si sono susseguite «senza fare apparentemente nulla» per la manutenzione, si associa alle richieste di verifica formulate lo scorso 30 agosto (dopo il crollo del ponte di Genova) dal vice sindaco Antonio Blasioli con una lettera all'Anas.E Anas replica: «Dalla costruzione (anni 70) e fino a tale data, l'opera in questione è stata gestita dal Comune di Pescara. Alla consegna gestionale ad Anas l'opera, ispezionata dai tecnici Anas, pur non rilevando problemi di carattere strutturale e di staticità, manifestava evidenti segni di carente/assente manutenzione, ancor più evidente se paragonata con le adiacenti campate del viadotto "Pescara", gestito da Anas». Ed entrando nel merito degli interventi e delle verifiche, Anas va avanti: «Dal 6 febbraio 2018 sono stati effettuati da Anas i primi interventi di ripristino corticale per un importo di circa 200mila euro, che proseguiranno fino a ultimazione, benché si rilevino difficoltà di accesso alle aree sottostanti dovute alla presenza di baraccamenti della marineria di Pescara. Sono inoltre previste opere di rifacimento della pavimentazione stradale sulle rampe, anche queste già programmate per il mese di settembre e ulteriori interventi sulla segnaletica. Tali attività eseguite e programmate da Anas sono state illustrate nel corso di una commissione consiliare, convocata ad hoc dal Comune di Pescara lo scorso 25 giugno». Nella stessa nota, Anas evidenzia che «ponti e viadotti in gestione Anas sono oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un'ispezione tecnica annuale più approfondita. Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli, viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria».