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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
La Cgil: stallo dei cantieri. Pronti alla mobilitazione. I sindacalisti: rallentamento nella capacità di spesa e riduzione del 20% di operai. Molte imprese ricorrono ai "contratti pirata", mentre gli uffici Usra si svuotano

L'AQUILA La Cgil dell'Aquila torna a denunciare il rischio di un «grave stallo nei processi ricostruttivi del sisma 2009».«Già alcuni mesi fa avevamo denunciato, sulla base dei dati forniti dagli uffici competenti e dal sistema delle Casse edili, un significativo rallentamento nella capacità di spesa, corrispondente anche a una riduzione di circa il 20% delle maestranze impegnate nei cantieri della ricostruzione», sostengono Umberto Trasatti (Cgil), Francesco Marrelli (Fp-Cgil) ed Emanuele Verrocchi (Fillea).«Avevamo inoltre sottolineato l'eccessiva lentezza della ricostruzione pubblica e il fenomeno del dumping contrattuale (contratti pirata, ndr) ai quali ricorrono molte imprese impegnate nella ricostruzione. Avevamo anche posto all'attenzione dei decisori politici (enti) e sociali la necessità di interventi normativi urgenti, legati a due temi fondamentali: l'urgenza di reintrodurre il Durc, per congruità, in modo da consentire, come accaduto fino a dicembre 2016, di verificare cantiere per cantiere l'indice di congruità per la manodopera, ossia il numero di operai necessari in un cantiere, in base all'importo dei lavori. Il E la problematica dei dipendenti pubblici impegnati nella filiera della ricostruzione, ovvero i dipendenti dei Comuni e degli Uffici speciali (di cui 128 al comune dell'Aquila e 72 nei comuni del cratere) assunti a tempo indeterminato, ma sottoposti a una condizione sovrannumeraria che rischia di sfociare, a fine ricostruzione, in un'eventuale dichiarazione di esubero nelle amministrazioni, che non potranno riassorbire il personale nei modi e nei tempi previsti dalla normativa. Sempre impegnati nei processi ricostruttivi ci sono 106 lavoratori contrattualizzati a tempo determinato e assegnati 25 all'Usra, 25 all'Usrc e 56 al Comune dell'Aquila con scadenza contrattuale, derivante da specifiche norme di legge, al 31 dicembre, termine prorogabile al 31 dicembre 2020 con legge di stabilità 2018», affermano i tre sindacalisti. «A tale situazione di incertezza contrattuale si aggiunge la confusione che si sta generando a seguito della soppressione degli Uffici territoriali per la ricostruzione costituiti nei Comuni capofila delle Aree omogenee. Nulla però è accaduto da allora, nonostante i rischi che avevamo sottolineato. Abbiamo avuto conferma della fondatezza delle nostre preoccupazioni; da un lato i dati della Cassa edile, riferiti all'ultimo semestre (e riguardanti i cantieri), che certificano un ulteriore calo degli addetti di circa il 15% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno. E dall'altro, l'incontro che mercoledì abbiamo avuto con la Struttura tecnica di missione e il titolare degli Uffici speciali, sui temi del personale pubblico contrattualizzato nella filiera della ricostruzione».

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