PESCARA È un articolo uscito ieri mattina sul Corsera a rimandare in fibrillazione il leader abruzzese della Lega. Ha appena finito di leggere il pezzo di politica che svela il patto imminente ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, l'Abruzzo e il Piemonte avranno un candidato presidente di Forza Italia, mentre la Sardegna e la Basilicata della Lega, che Giuseppe Bellachioma va su Facebook e scrive un altro dei suoi post al fulmicotone. «Con tutto il rispetto per gli alleati e auspicando un centrodestra unito e forte in Abruzzo ribadisco che, per quanto mi riguarda, il candidato Presidente della coalizione, stavolta, dovrà essere un leghista», è il suo messaggio che scatena inevitabilmente una serie di like del popolo del Carroccio. Ma Bellachioma questa volta è più cauto rispetto a quando, poco tempo fa, scrisse sul social che la Lega sarebbe andata da sola, scatenando un putiferio politico nazionale nel centrodestra. Anche se poi, su ordine sceso dall'alto, la spaccatura si è ricomposta e il leader abruzzese è corso in ritirata. Ma ieri è tornato all'attacco anche se il suo post è diverso, diciamo che, per metà, è soft. Non rispacca l'unità della coalizione, anzi Bellachioma ne ribadisce l'esistenza, ma lancia una chiara sfida agli alleati azzurri, cioè a Nazario Pagano, rivendicando il un candidato leghista alla presidenza. Che potrebbe anche essere lui: Bellachioma. Come l'ha presa Forza Italia? Per ora in modo sportivo: «È normale che lo dica, la sua è una candidatura di bandiera. Ma anche Bellachioma sa che tutto dipenderà dall'accordo di Arcore. Noi infatti continuiamo a fare il sondaggio sulla rosa di quattro possibili candidati azzurri», dice Pagano, moderato nei contenuti e non urlato nei toni. La Lega oggi scende di nuovo in strada per invocare elezioni regionali subito come ha già fatto all'Aquila.Alle 11 raduno in piazza Unione insieme alle civiche anche se il coordinatore di Forza Italia non ci sarà: «Questa volta non ci hanno invitato», chiosa Pagano.