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Data: 15/09/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Elezioni regionali: No accordo sulla data, «Al Tar se non si vota entro il 2 dicembre». Fumata nera dopo occupazione FI all'emiciclo e incontro con Lolli. Febbo, «Presidente è d'accordo con noi su necessità di fare subito»

L'AQUILA - "Siamo soddisfatti dal punto di vista istituzionale non dei contenuti: Lolli ha spiegato che ci sono altri pareri contrastanti rispetto al nostro che prevede il voto entro il 2 dicembre prossimo e che sarà il presidente della Corte d'Appello a dover dirimere la questione. Noi abbiamo sottolineato che se ci saranno slittamenti, presenteremo ricorso al Tar essendoci precedenti, come quello della Polverini nel Lazio".

Così il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo al termine dell'incontro durato circa una ora tenuto all'Aquila con i suoi colleghi in Consiglio regionale Paolo Gatti e il capogruppo, Lorenzo Sospiri, e il presidente reggente, Giovanni Lolli, sulla data delle elezioni anticipate.

Non c'è quindi accordo tra le parti.

I tre azzurri stamani avevano occupato questa mattina l'aula consiliare di palazzo dell'emiciclo, sede del Consiglio regionale all'Aquila, per protestare contro il ritardo nella fissazione delle elezioni anticipate alla luce delle dimissioni di Luciano D'Alfonso, eletto senatore del Partito democratico e per chiedere che la data cada appunto entro il prossimo 2 dicembre.

"Per il resto, il presidente Lolli ha smentito i problemi di bilancio e, lamento a parole, ha convenuto con noi che si deve andare al voto il prima possibile, e che la prossima settimana si deciderà la data delle elezioni - ha continuato Febbo -. Ma noi rimaniamo fermi sulla nostra posizione: dopo sei mesi dalla elezioni di D'Alfonso e a cinque mesi dal termine entro cui avrebbe dovuto dare le dimissioni, ancora stiamo aspettando la data, è assurdo", ha concluso Febbo, presidente della commissione di vigilanza e in corsa per la candidatura alla presidenza del centrodestra".

In mattinata, Lolli, margine di una conferenza stampa su un bando per la ricostruzione post terremoto 2009, aveva affermato che non si candiderà e che "la prossima settimana si saprà la data delle elezioni, così si saprà per quanto tempo ancora sarò presidente della Regione. Sono aquilano, ma sarò il presidente di tutti gli abruzzesi e non mi candiderò perché ho una funzione istituzionale da portare avanti".

A Lolli è passata la responsabilità dell'ente dopo le dimissioni di D'Alfonso, convalidato nel ruolo di senatore del Pd, è alla interlocuzione attivata già contatti e un incontro nei giorni scorsi, con il presidente della Corte d'Appello, Fabrizia Francabandera, e il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, con i quali si dovrà fissare la data delle elezioni anticipate.

Decisione che dovrà essere uffcializzata con un decreto proprio dal presidente reggente.

"Spero di chiudere la partita la prossima settimana su una tematica delicata e complessa in cui come ho già detto deve prevalere il rispetto delle norme e dei cittadini", ha detto quindi Lolli.

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