Il sindaco Umberto Di Primio si è dimesso perché vuole correre per la presidenza della Regione alle prossime elezioni. La notizia, già nell'aria da mesi, si è trasformata in certezza ieri sera dopo una riunione di maggioranza: il sindaco ha già protocollato la lettera di dimissioni. Ma non è una decisione ancora definitiva: Di Primio, in lizza per la candidatura a governatore nella coalizione di centrodestra, ha 20 giorni di tempo per ripensarci e riprendersi la fascia tricolore nel caso in cui non dovesse andare in porto il progetto per puntare allo scranno più alto d'Abruzzo. In altre parole: dimissioni sì, ma con il paracadute. Si è trattato dunque di un passaggio «obbligato» - già seguito da tanti altri amministratori locali - perché il 6 ottobre è il termine per eliminare le cause di incompatibilità, tra le quali è prevista la carica di sindaco di città superiori a 5mila abitanti. E le dimissioni, a norma di legge, non sono efficaci e non hanno alcun effetto né sulla carica né sulla funzione se non sono decorsi 20 giorni. Una cosa è certa: Di Primio lascerà la guida del Comune di Chieti prima della naturale scadenza, prevista per il giugno del 2020, solo se verrà candidato come presidente della Regione.
«Non ho alcuna intenzione di propormi come consigliere», ha ribadito a più riprese, nei giorni scorsi, senza troppi giri di parole. Ma Forza Italia, il partito del sindaco, non ha ancora sciolto le riserve. L'intenzione è risolvere la partita attraverso un sondaggio telefonico. Gli intervistati potranno scegliere fra quattro possibili candidati: il consigliere regionale teatino Mauro Febbo, il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, il consigliere regionale teramano Paolo Gatti e, appunto, Di Primio. Ma la corsa alla Regione del sindaco di Chieti è già cominciata da mesi, con una sorta di tour per l'Abruzzo in cui Di Primio ha incontrato esponenti del mondo politico e non solo. Senza dimenticare il recente impegno contro il caro pedaggi delle autostrade. Di Primio comunicherà ufficialmente di essersi dimesso stamattina, alle 11, durante una conferenza stampa indetta nel suo ufficio per non meglio precisate «comunicazioni in merito alle prossime elezioni regionali». Ma la notizia dell'addio al Comune, per il momento ancora temporaneo, è cominciata a circolare negli ambienti politici cittadini già in tarda mattinata. La certezza è arrivata durante una riunione di giunta: dopo aver approvato una serie di delibere, come quella sugli eventi del Settembre scalino, Di Primio ha preso la parola comunicando la sua decisione agli assessori. Annuncio che è stato ribadito, sempre ieri, in altre occasioni: prima in una serie di faccia a faccia pomeridiani con i componenti della giunta assenti in mattinata e, dopo le sette di sera, nella riunione di maggioranza alla quale hanno partecipato anche i consiglieri. Il 4 ottobre, dunque, è il giorno da segnare con il circoletto rosso: entro quella data Di Primio dovrà decidere se confermare o ritirare le dimissioni.