PESCARA Si è discusso di centrosinistra e di futuro, ieri pomeriggio, alla festa dell'Unità organizzata dal Pd pescarese. A discutere del momento politico sono stati il segretario regionale dimissionario dei democratici Marco Rapino, Andrea Catena del coordinamento regionale Pd, il sindaco di Atessa Giulio Borrelli, il capogruppo Pd di Pescara Marco Presutti e il sindaco di Francavilla Antonio Luciani, intervistati da Gioia Salvatore. Luciani, dimissionario due giorni fa dalla carica di primo cittadino, ha ribadito la propria disponibilità al centrosinistra a un'unica condizione, quella di una candidatura come governatore: «Altre possibilità non mi interessano», ha detto, «vedo questa come una sfida che va al di sopra degli interessi della mia città, che oggi sono ancora per me quelli prioritari. Mi sento pronto a questa sfida, non voglio fare il consigliere regionale, in quel caso resto felicemente a fare il sindaco di una città che è il mio cuore, che ha avviato un percorso di crescita e che tanto ha ancora da fare. Mi sono trovato nella condizione di dover rassegnare le dimissioni per evitare le incompatibilità previste dalla legge abruzzese. Ricordo, però, che esse hanno effetto venti giorni dopo la presentazione. Utilizzerò questo periodo per valutare se vi siano le condizioni per crescere o se proseguire serenamente con quanto sto facendo a Francavilla. Dal mio punto di vista», ha proseguito Luciani, «le forze progressiste, le forze di sinistra devono ripensare rapidamente il loro modello di comunicazione. Noi che rappresentiamo gli interessi della collettività siamo chiamati oggi più che mai ad accorciare in tutti i modi le distanze con chi ci ha dato la sua fiducia».