PESCARA Anche nel centrodestra si torna al noi, con una manifestazione organizzata dalla Lega di Matteo Salvini sotto la sede pescarese degli uffici regionali a cui aderiscono un po' tutti: dal movimento civico Azione politica, di Gianluca Zelli, a tanti esponenti di Forza Italia e di Fratelli d'Italia provenienti un po' da tutto l'Abruzzo. Un segnale di ritrovata unità della coalizione che manda definitivamente in archivio la boutade estiva di Giuseppe Bellachioma: «In Abruzzo correremo da soli». In realtà ieri, mentre la Lega inscenava la protesta di piazza per chiedere con bandiere e striscioni elezioni subito, proprio il coordinatore regionale e deputato del partito di Salvini appariva il più prudente: «Non siamo più quelli del 3%. Anche in Abruzzo la Lega è ormai fortemente radicata sul territorio e il mio auspicio sarebbe che a guidare il centrodestra alle regionali fosse un leghista. Ma queste sono cose che decideranno Salvini e Berlusconi». Così, come appariva scontato sin dal primo giorno, la decisione più importante è rinviata al tavolo nazionale dove l'Abruzzo sarà una della caselle da riempire, visto che la partita delle regionali non si gioca soltanto qui e negli equilibri di coalizione pesano anche altri passaggi importanti, come le nomine Rai. Ecco perché Bellachioma è costretto oggi a mandare messaggi più distensivi agli alleati, trasformando i diktat della prima ora in semplici auspici: «Non facciamo la sfida su chi tira di più o chi fa meglio. Oggi la Lega è straordinariamente presente sul territorio, ma parteciperà a tutti gli incontri del centrodestra, come questo di oggi per chiedere che venga fissata subito la data delle regionali. Dopo sei mesi di stallo - continua Bellachioma - non si possono più accettare i tecnicismi con cui la maggioranza tende a portare il voto più in là possibile».
Quanto alle candidature, che vede oggi il partito di Salvini tra i più corteggiati nel campo del centrodestra: «Qui balliamo tutti - osserva ancora il deputato della Lega -. Il nostro partito ha nomi autorevoli da mettere in campo». E in realtà in un sabato assolato, che invitava più ad andare al mare che partecipare a una manifestazione politica, si sono presentati in tanti nella centralissima piazza Unione di Pescara. Tra gli altri non sono passati inosservati il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, tra i papabili per la candidatura alla presidenza del centrodestra; l'ex parlamentare di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, anche lui allo start; il rappresentante di Fratelli d'Italia Guerino Testa, il leader di Azione politica, Gianluca Zelli, che non si è fatto scappare l'occasione per sventolare lo striscione del suo movimento civico con al fianco l'ex vice sindaco di Pescara, Berardino Fiorilli e gli altri militanti.
Sul fronte del centrosinistra, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico per candidarsi alle regionali. Di Marco, esponente del Pd, è stato eletto nel 2014. Nell'imminenza della scadenza naturale da presidente «e dopo tre mandati da sindaco di Abbateggio - commenta - ho preso questa decisione, anche sulla base di quanto mi viene chiesto da più parti, in particolare da molti colleghi sindaci, cioè di mettere a frutto l'esperienza di amministratore accumulata negli anni».