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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
La Lega in piazza riapre il dialogo con tutti gli alleati

PESCARA Anche nel centrodestra si torna al noi, con una manifestazione organizzata dalla Lega di Matteo Salvini sotto la sede pescarese degli uffici regionali a cui aderiscono un po' tutti: dal movimento civico Azione politica, di Gianluca Zelli, a tanti esponenti di Forza Italia e di Fratelli d'Italia provenienti un po' da tutto l'Abruzzo. Un segnale di ritrovata unità della coalizione che manda definitivamente in archivio la boutade estiva di Giuseppe Bellachioma: «In Abruzzo correremo da soli». In realtà ieri, mentre la Lega inscenava la protesta di piazza per chiedere con bandiere e striscioni elezioni subito, proprio il coordinatore regionale e deputato del partito di Salvini appariva il più prudente: «Non siamo più quelli del 3%. Anche in Abruzzo la Lega è ormai fortemente radicata sul territorio e il mio auspicio sarebbe che a guidare il centrodestra alle regionali fosse un leghista. Ma queste sono cose che decideranno Salvini e Berlusconi». Così, come appariva scontato sin dal primo giorno, la decisione più importante è rinviata al tavolo nazionale dove l'Abruzzo sarà una della caselle da riempire, visto che la partita delle regionali non si gioca soltanto qui e negli equilibri di coalizione pesano anche altri passaggi importanti, come le nomine Rai. Ecco perché Bellachioma è costretto oggi a mandare messaggi più distensivi agli alleati, trasformando i diktat della prima ora in semplici auspici: «Non facciamo la sfida su chi tira di più o chi fa meglio. Oggi la Lega è straordinariamente presente sul territorio, ma parteciperà a tutti gli incontri del centrodestra, come questo di oggi per chiedere che venga fissata subito la data delle regionali. Dopo sei mesi di stallo - continua Bellachioma - non si possono più accettare i tecnicismi con cui la maggioranza tende a portare il voto più in là possibile».
Quanto alle candidature, che vede oggi il partito di Salvini tra i più corteggiati nel campo del centrodestra: «Qui balliamo tutti - osserva ancora il deputato della Lega -. Il nostro partito ha nomi autorevoli da mettere in campo». E in realtà in un sabato assolato, che invitava più ad andare al mare che partecipare a una manifestazione politica, si sono presentati in tanti nella centralissima piazza Unione di Pescara. Tra gli altri non sono passati inosservati il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, tra i papabili per la candidatura alla presidenza del centrodestra; l'ex parlamentare di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, anche lui allo start; il rappresentante di Fratelli d'Italia Guerino Testa, il leader di Azione politica, Gianluca Zelli, che non si è fatto scappare l'occasione per sventolare lo striscione del suo movimento civico con al fianco l'ex vice sindaco di Pescara, Berardino Fiorilli e gli altri militanti.
Sul fronte del centrosinistra, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico per candidarsi alle regionali. Di Marco, esponente del Pd, è stato eletto nel 2014. Nell'imminenza della scadenza naturale da presidente «e dopo tre mandati da sindaco di Abbateggio - commenta - ho preso questa decisione, anche sulla base di quanto mi viene chiesto da più parti, in particolare da molti colleghi sindaci, cioè di mettere a frutto l'esperienza di amministratore accumulata negli anni».

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