Gentile Direttore, ancora una volta il tormentone Filovia su via Castellamare adriatico ha provocato la classica tempesta in un bicchiere d’acqua! Ancora una volta i problemi reali che hanno impedito e tuttora impediscono la risoluzione dell’affaire del Tpl cittadino sono stati oscurati tirando in ballo il biglietto Unico in vigore dal 2004 nel sistema di trasporto pubblico locale della nostra regione. A mio parere, è tutta da dimostrare che l’attivazione del servizio di trasporto sull’ex tracciato ferroviario è in stretta relazione con l’allargamento dell’area di Unico. Sia perché è arduo sostenere che riducendo il costo del biglietto si possa invogliare all’utilizzo dell’autobus chi si sposta verso Pescara dai comuni del pescarese verso cui si vuole allargare l’area di Unico; sia perché è azzardato quantificare i nuovi introiti derivanti da questa operazione che compensino le minori entrate che arriverebbero alla casse di Tua con l’abbattimento delle tariffe. Inoltre, la cosa più stupefacente è che nessuno degli addetti ai lavori e neppure dei politici locali ha fatto un minimo cenno alla necessità di includere il servizio ferroviario locale nel titolo di Unico. Dimenticando colpevolmente che uno dei fattori del mancato sviluppo del trasporto pubblico nella nostra regione e nel nostro paese è proprio la pressoché inesistente integrazione dei servizi ferroviari con quelli delle autolinee, tutti ad alta valenza sociale, finanziati dagli enti locali.
Aristide RICCI