Le dimissioni di Antonio Di Marco sono da ieri sera sul tavolo del segretario generale. Un addio nell'aria da mesi, formalizzato nelle ultime ore utili, che segna ufficialmente l'avvio della campagna elettorale del presidente della Provincia e sindaco di Abbateggio, prossimo candidato di punta del Pd per il Consiglio regionale. Candidatura pesante, sia pure con l'ombra dell'avviso di garanzia per la tragedia di Rigopiano, destinata a misurarsi con una concorrenza agguerrita, che la rinuncia in extremis di Gabriele Florindi, rimasto al timone di Cittā Sant'Angelo nonostante il secondo mandato da sindaco sia ormai agli sgoccioli, non ha contribuito a sfoltire. In pista ci sono in primo luogo il consigliere regionale uscente Alberto Balducci e poi esponenti di punta del Partito democratico: l'ex parlamentare Toni Castricone, incoraggiato dal passo indietro di Florindi, che libera il terreno di caccia di Montesilvano-Cittā Sant'Angelo ben presidiato dal segretario politico di zona Enzo Cantagallo, e poi gli assessori in carica a Pescara Giacomo Cuzzi e Antonio Blasioli, che al momento preferirebbe correre per uno stipendio all'Emiciclo piuttosto che mettersi in lista d'attesa per una successione al sindaco Marco Alessandrini che sembra irta di ostacoli interni ed esterni. E poi le quote rosa: sicure le candidature del sindaco di Bolognano Silvina Sarra e del vice sindaco di Spoltore Chiara Trulli, mentre per sostituire la casella lasciata libera dall'uscente Marinella Sclocco, passata con Leu, si cerca un nome pescarese di rilievo.
A conti fatti, considerando l'alternanza obbligatoria tra i generi, per sette posti in lista e la prospettiva di un solo seggio sicuro, stando al peso attuale del Pd certificato dai sondaggi, c'č giā un discreto affollamento. Sia nei numeri che nella copertura geografica delle candidature, decisamente sbilanciata verso la Val Pescara e l'area pedemontana della Majella, dove pescherā a piene mani anche l'ex assessore regionale Donato Di Matteo, impegnato a costruire la sua rete civica in competizione con il Pd. A prendere forma, quindi, č l'idea di una lista civica espressione del cerchio magico dalfonsiano. Non c'č che da scegliere sul peso tattico della lista: semplice testimonianza per aggiungere voti e peso alla coalizione o lista forte in competizione leale con il Pd. Dalla scelta di fondo dipende ovviamente l'arruolamento dei candidati.