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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Prove di accordo nel centrodestra Fi ipoteca il candidato presidente

PESCARA Centrodestra unito anche in Abruzzo alle prossime regionali, con la benedizione di Casa Arcore. Il via libera è arrivato domenica sera dopo la cena tra Salvini e Berlusconi nel quartier generale di Forza Italia, dove c'era da trovare l'intesa su regionali e nomine Rai. Non tutto è stato ancora definito nei dettagli. Di elezioni regionali si tornerà a parlare in un prossimo tavolo politico allargato anche agli altri due alleati storici: Fratelli d'Italia e Udc. Sarà lì che si chiuderanno probabilmente tutte le caselle (compresa quella dell'Abruzzo) per la indicazione dei candidati presidenti del centrodestra. Qualcosa inizia tuttavia a trapelare da alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente di Fi, Antonio Tajani proprio dopo il vertice di Arcore: «Alle regionali noi vogliamo andare uniti. In Abruzzo mi sembra che ci sia stata una marcia indietro della Lega e noi stiamo lavorando per costruire una grande coalizione di centrodestra. Anche perché Forza Italia, dati alla mano - osserva Tajani - nel centro-sud è il partito più forte». Notizie al momento ancora ufficiose parlano di una possibile intesa tra Lega e Fi che attribuirebbe il candidato presidente della coalizione al partito di Salvini in Basilicata a quello di Berlusconi in Abruzzo. L'unica certezza, al momento, è che tutto sarà deciso tra Roma e Arcore nel quadro degli accordi nazionali e che almeno per quel che riguarda la scelta più importante, quella dei candidati presidenti, sui singoli territori non ci saranno grandi spazi di manovra. Una scelta che a questo punto taglia le ali al mondo delle liste civiche, partite con grandi ambizioni. E' chiaro che i loro rappresentanti non siederanno al tavolo nazionale con Fi, Lega, Udc e FdI, ma dovranno accontentarsi dei vari intermediatori politici. Questo mentre si avvicina la scelta della data per il ritorno alle urne, nelle mani del governatore vicario Giovanni Lolli. Sarà lui a firmare il relativo decreto dopo avere ascoltato il parere del presidente della Corte d'Appello (restano ancora da interpretare alcune norme della legge elettorale) e del presidente del consiglio regionale. A scalpitare sono in tanti nel centrodestra, a partire dai tanti possibili candidati in quota Forza Italia: dal presidente della commissione di Vigilanza della Regione, Mauro Febbo, stacanovista del consiglio regionale con due mandati alle spalle, assessore regionale all'Agricoltura nella giunta Chiodi, già presidente della Provincia di Chieti e per 7 anni assessore comunale, sempre a Chieti. In queste settimane l'attivissimo di Febbo nella comunicazione lascia intuire buone coperture romane, ma c'è da affrontare la concorrenza interna: il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio; l'ex parlamentare Fabrizio Di Stefano, vicino anche alla Lega e al mondo delle civiche; il consigliere regionale Paolo Gatti.

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