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Pescara, 24/07/2024
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Data: 19/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
«In cento Comuni montani consultazione con la neve»

PESCARA Alle urne con i dopo sci. La data fissata dal governatore vicario Giovanni Lolli per il voto delle regionali, spaventa anche per questo. Ieri Mauro Febbo sventolava un lungo elenco di Comuni abruzzesi: un centinaio sui 305 complessivi, collocati oltre i 1.000 metri di quota. «Un atto da irresponsabile - tuona l'esponente di Forza Italia - quando tutti sanno bene cosa siano in Abruzzo i famosi giorni della merla: i più freddi dell'anno. E' come dire ai cittadini di quei Comuni che non hanno diritto al voto». E non si tratta solo di questo. Il consigliere regionale di Fi è tornato a contestare la scelta della maggioranza anche su un altro fronte, confermando il ricorso al Tar del suo partito contro il decreto: «Questa è una forzatura anche dal punto di vista giuridico. Nel confronto che avevamo avuto venerdì con Lolli ci era stato assicurato che la decisione sulla data delle elezioni sarebbe arrivata in settimana, ma tutto è stato deciso tra sabato e domenica mettendo i capigruppo di fronte al fatto compiuto». Poi gli aspetti politici e amministrativi di questa scelta. A partire dal prossimo bilancio di previsione della Regione che l'attuale maggioranza sarà chiamata ad approvare entro il 31 dicembre, ma con poteri ridotti: «Il bilancio - spiegava ieri Febbo - potrà essere approvato solo per scelte indifferibili, come il pagamento degli stipendi». E a chi ricorda che la precedente giunta Chiodi posticipò da gennaio a maggio la data del voto, Febbo risponde così: «Allora sbagliammo, anche se io e altri, come sapete, non eravamo d'accordo. Ma in quel caso c'erano una giunta e un presidente che operavano con pieni poteri. Qui stiamo andando verso 11 mesi di stallo». Per ultimo il presidente della commissione di Vigilanza della Regione torna sul caso Tonelli, sottolineando come anche l'Anti corruzione di Tua, una sorta di Anac interna, ha sollevato il caso della incompatibilità del presidente della società del trasporto pubblico con l'altro incarico ricoperto per conto di una società in house del Comune di Pescara». Intanto sulla data delle elezioni arriva la replica del segretario reggente del Pd Abruzzo, Renzo Di Sabatino: «La data del voto è l'esito di un lavoro d'intesa svolto in un clima di grande serenità tra il presidente Lolli, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e la presidente della Corte d'Appello, che hanno mostrato assoluto scrupolo nel rispettare le norme e la giusta tempistica».

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