BERLINO Primi nodi sciolti per ottobre e soluzione entro l'anno. È questo il cronoprogramma con cui il governo punta a risolvere il dossier Alitalia. Ad indicarlo il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli che apre alla partecipazione del costruttore statunitense Boeing, fa tramontare il possibile ingresso della tedesca Lufthansa e riconferma la strategicità delle Ferrovie dello Stato, che ribadiscono la loro disponibilità. Uno scenario in cui non risulta invece ancora formalmente coinvolta Poste Italiane. «Penso che ottobre possa essere già un mese in cui si sciolgono alcuni nodi, ma certamente entro fine anno avremo una soluzione», annuncia il ministro Toninelli da Berlino, dove partecipa insieme alle Fs alla presentazione in anteprima mondiale, alla Fiera del trasporto ferroviario Innotrans 2018, dei nuovi treni regionali Rock e Pop. È la prima volta che si parla di un orizzonte successivo al 31 ottobre, il termine fissato per la procedura di vendita: «I commissari possono andare avanti e noi possiamo anche prorogare», afferma il ministro. Se si decidesse in questo senso, si tratterebbe della terza proroga in 16 mesi di amministrazione straordinaria, dopo quelle dell'ottobre 2017 e dell'aprile scorso. Poco probabile, però, che si possa andare oltre il 15 dicembre, termine per la restituzione del prestito ponte da 900 milioni su è aperta un'indagine approfondita dell'Ue. Per l'ex compagnia di bandiera comunque il governo sta mettendo a punto «un piano industriale serio», assicura il ministro, con un ruolo forte di Fs: «Ha enormi sinergie e penso che sia uno dei partner più strategici per Alitalia». Le Ferrovie, da parte loro, ribadiscono di essere pronte alla sfida: «Se ci dovesse essere chiesto un impegno a valutare un piano industriale che può rendere sostenibile un business aeronautico, perché non valutarlo?», risponde il nuovo a.d. del Gruppo ferroviario Gianfranco Battisti nella sua prima uscita ufficiale, precisando però di non aver ancora ricevuto ad oggi «approcci formali». Non confermato invece il coinvolgimento di Poste, più volte tirata in ballo tra i possibili partner italiani: «Non abbiamo avuto nessun tipo di interessamento sul dossier Alitalia, quindi io lo leggo sulla stampa», afferma in audizione alla Camera l'a.d. Matteo Del Fante. Come partner industriale, intanto, prende quota Boeing. «Certamente può essere considerato un partner» per Alitalia, «considerato che costruisce aerei e ce ne servono tanti», afferma Toninelli. Sembra tramontare invece l'ipotesi Lufthansa, una delle tre offerte raccolte dal precedente governo di centrosinistra ma con la richiesta di un forte ridimensionamento della compagnia italiana. «Non parlerei oggi di compagnie aeree in particolare, anche se penso che Lufthansa non sia tra i partner più strategici», risponde Toninelli.