L'AQUILA Approvato dalla giunta il bilancio consolidato 2017 delle società partecipate del Comune. Tre di queste presentano conti in rosso mentre le altre tre hanno chiuso positivamente. In particolare l'Ama ha avuto un risultato di esercizio sotto di un milione e 775mila euro, la Gran Sasso Acqua è sotto di un milione e 478mila euro e il Centro turistico ha un deficit di poco più di un milione.Sono in attivo, per contro, l'Afm con 447mila euro, il Sed (elaborazione dati) con 110mila euro e l'Asm, con quasi 15mila euro. La partecipazione del Comune in queste società è totale ad eccezione della Gran Sasso Acqua dove supera di poco il 40 per cento. Tra le società nell'orbita del Comune ci sarebbe anche l'Istituzione della Csa, che, però, non è una partecipata.
CENTRO TURISTICO. Le cause del deficit sono ben esposte nella relazione del collegio sindacale. «Nel 2017», si legge nell'atto, «gli impianti seggioviari hanno funzionato solo 43 giorni a causa del mancato innevamento, del fermo obbligatorio imposto dal ministero dei trasporti e dalle avverse condizioni climatiche e ciò ha causato conseguenze negative sia economiche che finanziarie». «Il collegio sindacale», prosegue il documento, «invita l'amministratore e il socio (Comune) a predisporre le azioni necessarie per un adeguato riequilibrio gestionale e finanziario che si ritiene non più procastinabile . Qualora la situazione non mutasse radicalmente risulterebbe di tutta evidenza la mancanza del presupposto della continuità aziendale con la inevitabile messa in liquidazione della società».
AMA. L'Azienda per la mobilità aquilana è in affanno. Il collegio sindacale ha rilevato «Il notevole calo delle entrate dovute alla mancata contribuzione della Regione di circa 950mila euro. Il parere negativo deve intendersi riferibile alle prospettive di continuità dell'attività aziendale in corso sulla scorta di quanto rappresentato nel bilancio 2017».Invocato un piano che garantisca il pareggio economico.
GRAN SASSO ACQUA. Sta un poco meglio la Gsa. «Il bilancio», dicono i sindaci, «si chiude con un risultato negativo netto» ma a fronte di una perdita maggiore del precedente esercizio. «La Gran Sasso Acqua», è scritto ancora nell'atto, «contabilizza ammortamenti sul valore delle infrastrutture trasferite ex Casmez, e non riconosciuti, in tariffa per un valore di 2milioni e 682mila euro che, ove eliminati, permetterebbero un risultato netto di esercizio positivo di 581mila euro».
AFM, ASM, SED. Tutte in discreta salute le altre partecipate. La prima, dopo un lodo arbitrale con il Comune, con compensazioni delle pretese, chiude con un attivo che sfiora i 447mila euro. L'Afm gestisce anche un asilo comunale oltre alle farmacie. Il Sed, svolge servizi informatici per l'ente e chiude l'esercizio 2017 con oltre 100mila euro di attivo. Non è in perdita nemmeno l'Azienda servizi municipalizzati (Asm) con un lieve attivo. E' recente il cambio della guardia: Paolo Federico subentra all'avvocato Francesco Rosettini.
I COMPENSI. I compensi annuali che spettano agli amministratori delle singole società variano dai 26mila euro per il Sed fino ai 64mila per la Gran Sasso Acqua.Per quanto riguarda i compensi ai componenti del collegio sindacale e revisori, che pure hanno un compito di grande responsabilità, si va da 71mila euro per la Gran Sasso Acqua per scendere ai 17 mila euro per il Centro turistico del Gran Sasso.Per la Csa, che comunque, non è una partecipata, il compenso dell'amministratore è di quasi 40mila euro.