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Pescara, 24/11/2024
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Data: 20/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
I sindacati insistono: «Urgente fondere Ama in Tua». Per Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl gli impegni assunti pubblicamente sono rimasti inevasi e né si fa trasparire la reale volontà dell’amministrazione

«Perseguire con celerità la fusione con Tua. Se qualcuno pensa ad altre ricette le condivida con il sindacato e con la città». Lo affermano i responsabili delle segreterie provinciali dei sindacati e le Rsa di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl commentando sul fatto che per loro nulla si muove per l’ingresso dell’Azienda mobilità aquilana (Ama) nella società unica abruzzese di trasporto (Tua). «Noi non aspetteremo e non elemosineremo oltre per essere convocati - aggiungono i sindacati -. Dallo scorso 6 settembre giace inevasa una nostra richiesta di convocazione inviata all’assessore comunale Carla Mannetti e al sindaco Pierluigi Biondi. Finora nessuno ha ritenuto di chiamarci. Non possiamo più attendere». I rappresentanti dei lavoratori ricordano che con senso di responsabilità, volendo dare fiducia alle pubbliche affermazioni, rilasciate durante la riunione della Prima commissione consiliare dalla Mannetti, si era deciso di revocare lo sciopero dello scorso 18 giugno. Una scelta, per i sindacati, per non dare disagi. «La delibera di estensione dell’affidamento al 2027, finalmente approvata dalla Giunta comunale, perizia asseverata di valutazione dell’Ama affidata e in fase di redazione allora, redatta e in possesso dell’amministrazione comunale ora - rammentano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl -: avevamo annunciato già allora che compiuti questi adempimenti ci aspettavamo l’immediato avvio della trattativa con Tua e la Regione per definire i termini. Invece è rimasto tutto fermo, mentre l’azienda si avvita su se stessa senza guida e con bilanci in perdita ». Per i sindacati gli impegni assunti pubblicamente sono rimasti inevasi e né si fa trasparire la reale volontà dell’amministrazione. «La città ha bisogno di un servizio di trasporto pubblico adeguato - dicono i sindacati -. Ama non è più in grado con le attuali risorse economiche e la presente struttura aziendale di garantire una qualità decorosa. Inoltre sono sbagliate le ricette pensate all’interno dell’azienda per garantirne la sostenibilità che passano per una riduzione del salario e laumento della quota di servizio esternalizzata».

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