CERCHIO Il 5 settembre scorso, il sindaco di Cerchio Gianfranco Tedeschi aveva inviato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, una nota nella quale chiedeva la certificazione sismica dei ponti e degli attraversamenti autostradali ricadenti nel territorio del suo comune. Una richiesta, quella avanzata da Tedeschi, condivisa da molti sindaci del territorio.«La risposta che abbiamo avuto», ha spiegato Tedeschi, «non ha fatto altro che confermare i nostri timori. Il Ministero ha chiesto una relazione al gestore, in questo caso Strada dei Parchi, dalla quale hanno fatto sapere che, all'indomani dei sopralluoghi, sono state evidenziate delle criticità in diversi viadotti della rete autostradale data in concessione. Il Ministero», ha aggiunto ancora il primo cittadino, «ha quindi preso atto della relazione del gestore che riguarda anche viadotti ricadenti sul territorio del comune di Cerchio. A questo punto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti deve decidere il da farsi e assumersi la responsabilità di tale decisione. Il tutto tenendo presente che la pubblica amministrazione deve agire in primo luogo nell'interesse dei cittadini».Per il sindaco Gianfranco Tedeschi «si sta assistendo a una situazione a dir poco paradossale. Ciò perché nonostante la non idoneità sismica registrata per quel che concerne alcune strutture autostradali, acclarata da chi gestisce la rete, non c'è nessuna decisione concreta nel merito degli adeguamenti obbligatori e nemmeno vengono bloccati o sospesi i pedaggi. Per semplificare si può dire che la macchina è vecchia e ormai non più in grado di garantire sicurezza, ma va pagata comunque come nuova. E questo è francamente inaccettabile. Speriamo che chi di dovere si attivi presto, perché fare finta di niente significa assumersi comunque una responsabilità non solo politica, ma anche amministrativa e penale». Insomma, secondo il sindaco di Cerchio, la situazione emersa da questa relazione, è tutt'altro che tranquillizzante. I primi cittadini, non solo quelli abruzzesi ma anche laziali, dei territori attraversati dalla rete autostradale A-24 e A-25 sono determinati a portare avanti le loro iniziative di protesta, con l'auspicio di riuscire a strappare l'avvio di interventi per la messa in sicurezza dell'intera rete autostradale