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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Sulla sanità è scontro 5 Stelle-democratici. Marcozzi preoccupata per i conti. L'assessore Paolucci: è solo una polemica da campagna elettorale

PESCARA Si consuma ancora sul terreno della accidentato della sanità l'ennesimo scontro tra M5S e Pd. Da una parte, la consigliere regionale e candidata alla presidenza della Regione, Sara Marcozzi, dall'altra l'assessore uscente, Silvio Paolucci. Marcozzi di definisce «profondamente preoccupata», dopo la lettura del verbale dell'ultima riunione del Tavolo di monitoraggio, arrivato ieri l'altro. «Un debito, quello della sanità regionale, che secondo i tecnici del Ministero della Salute e di quello dell'Economia e delle Finanze, potrebbe arrivare a sfiorare gli 80 milioni di euro nel quarto trimestre 2018. Il rischio di un nuovo Commissariamento», dice Marcozzi, «è reale, e a questo si aggiunge il pericolo di aumento delle tasse: +0,15% per l'Irap, che vale circa 9 milioni di euro, e +0,30 per l'Irpef, che equivale a circa 43 milioni di euro».I RISULTATI. «Questi», commenta Marcozzi con sarcasmo, «sono gli straordinari risultati ottenuti dall'assessore Paolucci durante i quattro anni e mezzo della sua gestione dell'interno comparto, nonostante la scure dei tagli a ospedali, reparti e servizi sul territorio. Oggi il giudizio sui conti della gestione sanitaria dei tecnici dei Ministeri conferma, purtroppo, quello che diciamo da anni». Ancora una volta, a pagare le spese dell'inadeguatezza della classe politica dei partiti saranno i cittadini e le imprese abruzzesi. è ora che chi ha sbagliato, paghi» conclude Marcozzi. «Nei giorni scorsi eravamo già intervenuti sulle voci di corridoio che vedevano l'assessore Paolucci intenzionato a rinnovare prematuramente i contratti in scadenza ai quattro direttori generali delle aziende sanitarie. Ci dica Paolucci cosa intende fare in merito. Il tempo della propaganda è finito».LA REPLICA. «Gli scenari apocalittici evocati da Sara Marcozzi, candidata dal M5S alla presidenza della Regione Abruzzo nonostante abbia preso meno voti del suo collega di partito Domenico Pettinari», ribatte Paolucci, «sono perfetti per un dramma shakespeariano ma del tutto scollegati dalla realtà fattuale». CAMPAGNA ELETTORALE. «Il problema vero è che i grillini sono già in campagna elettorale», osserva l'assessore, «e adoperano la tattica delle notizie urlate e in negativo per gettare fango sugli avversari. Ogni anno parlano di debiti e tasse. Lo scorso anno indicarono in 100 milioni il disavanzo, un dato che si dimostrò falso, e così negli anni precedenti. Inoltre, era stato proprio il M5S abruzzese all'inizio dell'estate ad annunciare in pompa magna la riapertura degli ospedali da noi rimodulati secondo le norme nazionali, ma a tutt'oggi non si è mossa foglia. Hanno promesso in ogni luogo della Regione un qualcosa in più mentre a Roma bocciavano ogni proposta che rivelasse l'astronomica distanza tra le promesse della demagogia e la realtà del governo. Alle loro chiacchiere noi opponiamo i numeri: il punteggio dei Lea è passato da 163 del 2014 a oltre 190 del 31 dicembre scorso, con un recupero di oltre 250 milioni di euro per le casse regionali (fonte Ministero). E l'uscita dal commissariamento della sanità - prima regione in Italia a farlo - è un fatto incontrovertibile».

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