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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Battisti: «Ferrovie pronte a entrare in Alitalia un'unica rete tra stazioni, porti e aeroporti»

ROMA Dopo essersi ripetutamente dichiarato disponibile a valutare la scesa in campo su Alitalia, ieri Granfranco Battisti ha letteralmente spalancato le porte delle Fs all'ex compagnia di bandiera, candidando il gruppo ferroviario a diventare il partner strategico per rilanciarne le sorti. «Per Alitalia potremmo essere una opportunità. Noi siamo un'azienda aperta. Vediamo di buon occhio questa possibilità», ha esordito l'ad del gruppo davanti ai senatori della Commissione Lavori Pubblici. Il numero uno di Fs ha quindi sottolineato la necessità di «mettere a sistema aeroporti, porti e stazioni», ossia «le porte di accesso al Paese», per cui Fs potrebbe essere «una opportunità per Alitalia nel caso ci chiedessero di valutare un piano industriale», ha detto Battisti. E ha quindi illustrato ai senatori l'eventuale e futura partnership con la compagnia, che da sedici mesi è guidata dai tre commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. «Eviteremmo le sovrapposizioni che per Alitalia incidono tantissimo perché fare collegamenti, intercettando le onde da altri paesi intercontinentali e portarli a Firenze da Roma è un danno per una compagnia come Alitalia, come portarli a Bologna ma anche a Napoli. Credo che fare questo invece con collegamenti ad Alta Velocità rappresenti una grandissima opportunità per il Paese», ha spiegato il numero uno del gruppo ferroviario. «Portare l'Alta Velocità dentro Fiumicino o dentro Malpensa e collegare l'asse trasversale del Paese fino a Venezia, Milano, Brescia, Verona, Vicenza sarebbe fantastico e come pure Malpensa fino a Roma. E lo stesso Fiumicino con Firenze, Pisa, con Bologna. Sono tutte sovrapposizioni che porterebbero efficienza industriale in maniera molto significativa», ha rimarcato Battisti.
IL LAVORO DEI COMMISSARI
Va detto che anche ieri il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha precisato che «tra Fs e il trasporto aereo vi sono potenzialità sinergiche enormi, per questo ritengo che Fs possa essere un partner formidabile per Alitalia, che avrà così il timbro dello Stato al 51%». E d'altro canto, l'intenso lavoro dei tre commissari sul bilancio della compagnia e sul rilancio del brand in questi mesi ha prodotto risultati che probabilmente oggi rendono meno interessante la cessione tout court come era nei piani del precedente governo: un conto è l'alleanza strategica con una compagnia globale cedendo una quota, altro è la cessione dell'intero business quando invece un gruppo dotato finanziariamente come Fs può valorizzarlo arricchendo il Paese di una infrastruttura cruciale finalmente efficiente.
Intanto da Bruxelles la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, fa sapere che sono ancora in corso le verifiche sugli aiuti ricevuti in passato dalla compagnia aerea italiana.

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