PESCARA La sorpresa è che a guidare l'export abruzzese nel secondo semestre dell'anno è Pescara. E si tratta di una doppia sorpresa, visto che la clamorosa impennata si deve a un settore, quello dei trasporti, dove a farla da padrona fino a ieri è sempre stata la provincia di Chieti grazie al gigante Sevel. Un dato su cui la stessa Cna Abruzzo si sta interrogando per capire meglio cosa sia successo. Intanto i numeri sono questi: complessivamente l'esportazione dei prodotti ha registrato nella regione un incremento di 71milioni rispetto allo scorso anno, facendo segnare un +3,2 in termini percentuali, comunque inferiore alla media nazionale (4,1). Nello studio elaborato dalla Cna si osserva, tuttavia, che il dato complessivo è frutto di due andamenti di segno opposto: da un lato il buon andamento dei mezzi di trasporto, che crescono di 115milioni: + 11% contro la media media nazionale del 6,8. Sugli altri prodotti si registra invece addirittura una decrescita di 44milioni rispetto allo stesso periodo del 2017, pari a -3,8%, mentre in Italia il segno è positivo: +3,7%. E se il dato complessivo sull'export risulta alla fine caratterizzato dal segno più, questo si deve al sorprendente incremento di Pescara nel settore dei trasporti: ben 86milioni sui 115milioni complessivi registrati in tutto l'Abruzzo, cifre che fanno ancora più effetto in termini percentuali: +720,6%, contro il modesto 3,2 di Chieti, il 7,4 dell'Aquila e il -8,6 di Teramo.
Analizzando i dati Istat, si scopre che l'eccezionale incremento della provincia di Pescara nella esportazione di mezzi di trasporto ha avuto nel secondo semestre dell'anno queste destinazioni: 33milioni (Messico), 9milioni (Brasile), 19milioni (paesi Ue), 5milioni (Asia). Nessuno però, né alla Cna né alla Camera di commercio, né tanto meno alle dogane, sa a quali tipo di prodotti faccia riferimento questa performance. In attesa di approfondimenti, c'è chi suggerisce come indizio il fiorente mercato parallelo della auto usate o semi nuove. La Cna ha dato intanto mandato allo studioso Aldo Ronci di approfondire meglio la questione, visto che dall'Istat sarebbe arrivato solo il dato nudo sull'export relativo al settore trasporti, ma senza riferimenti specifici. Sull'andamento complessivo delle esportazioni nella regione, il presidente di Cna Abruzzo, Savino Saraceni offre questa lettura: «Parliamo di dati in chiaroscuro. E' evidente che le piccole imprese fanno ancora fatica, anche a causa della stretta creditizia. Occorre un confronto ancora più ampio con la politica regionale per incrementare le strategie». Graziano Di Costanzo, direttore di Cna, torna sulla grande anomalia messa a nudo dall'ultimo report: «Il dato sull'export è positivo ma, fatto 100, in Italia il settore trasporti incide solo dell'8%, qui del 50%».