ABRUZZO. Allarmismo ingiustificato e analisi fuorviante: così Tua spa definisce i dati resi noti due giorni fa dalla Filt Cgil sulla soppressione dei treni: 100 treni in nove mesi, in pratica uno ogni due giorni.
La società conferma che la Divisione Ferroviaria di TUA Spa è stata costretta a sopprimere, dall'inizio dell'anno, 100 treni degli 8798 programmati, assicurando, in ogni caso, una produzione pari al 99% ma spiega: «una maggiore onestà intellettuale di chi, in maniera irresponsabile, fomenta allarmismi ingiustificati avrebbe richiesto, quanto meno, una propedeutica ed approfondita analisi delle cause di soppressione».
La società assicura che ad oggi, non si registra alcuna carenza di personale tra gli equipaggi del trasporto ferroviario TPL. «Sono previsti 16 macchinisti e ne sono in forza 16. Sono previsti altrettanti capi treno e altrettanti ne sono in forza».
«Quindi parlare di carenze di personale quando rispetto ad 11 equipaggi in servizio ce ne sono ben altri 5 a disposizione per garantire tutte le libertà contrattuali significa negare la verità e veicolare valutazioni destituite di qualsiasi fondamento», spiega la società.
«TUA ha una scorta di personale del 45% rispetto a quello comandato in turni, percentuale migliorata sensibilmente rispetto al passato, ma non ancora confrontabile con quelle che si registrano in imprese analoghe molto più produttive.
Per spiegarci meglio, in TUA ogni due agenti (siano essi macchinisti o capi treno), l’azienda assicura un collega di scorta con cui avvicendarsi nei turni di servizio».
LE CAUSE DELLA SOPPRESSIONE
Ma veniamo alle cause delle soppressioni che vanno distinte in esogene ed endogene.
Le cause esogene (condizioni meteo, difficoltà di circolazione sulla rete RFI, scioperi, cause esterne, ecc.) secondo la società hanno comportato la soppressione di 34 dei 100 treni (34%) e, per tale ragione, non sono imputabili a TUA.
Le cause endogene hanno invece comportato la soppressione dei restanti 66 treni. E Tua le spiega così: 51 sono stati soppressi per malattie improvvise dichiarate nell’imminenza della partenza del treno concentratesi prevalentemente in periodi di ferie, proprio quando la sostituzione con altro personale è risultata di difficile praticabilità. Altri 2 sono stati soppressi a causa del rifiuto del macchinista (rappresentante sindacale Filt Cgil) a condurre il treno per “temperatura eccessiva in cabina”; 13 per guasti al materiale rotabile.
«Appare, dunque, del tutto evidente ed inconfutabile», chiude Tua, «che non solo occorre adoperarsi, con un costruttivo confronto sui temi veri con le OO.SS., affinché non si abbiano a registrare più soppressioni di treni ed evitando i conseguenti disagi per la clientela, che in ogni caso vengono leniti istituendo corse automobiliste ad hoc od offrendo altre valide alternative ferroviarie».