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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
E il Pd non crede al sondaggio choc. Di Sabatino avverte: «A Teramo ci davano per sconfitti, invece è stato un trionfo»

TERAMO «A cosa serve fare un sondaggio e renderlo pubblico se, poi, le decisioni vengono prese altrove e in base ad altri tipi di ragioni? È chiaro che il candidato del centrodestra per la regione Abruzzo sia stato deciso a Palazzo Grazioli, a Roma, alla presenza di "abruzzesi doc" come: Berlusconi, Salvini e Meloni. Il centrodestra aveva bisogno di autoconvincersi? Probabile. Certo è che se per ritrovare l'unità l'unica soluzione era un sondaggio dello stesso valore di quello fatto per le elezioni comunali di Teramo, tutto questo è di buon auspicio per noi considerato che è noto a tutti come è andata a finire». E' il commento di Renzo Di Sabatino, al quale il Pd ha affidato le redini del partito, che boccia i dati del sondaggio Tecné (qui a sinistra), dati che vedono il centrosinistra al terzo posto, nettamente staccato dal centrodestra unito e dal M5S. «La precentuale più importante, però, è quello degli indecisi che rappresentano il 44,1% degli intervistati», continua Di Sabatino. «Noi sappiamo benissimo che gli indecisi ci sono e sono tanti. Su questo la nostra comunità politica deve tornare a lavorare e questo deve essere il nostro punto di partenza. Parlare a tutti, parlare e guardare negli occhi di chi ha perso la fiducia e di chi non crede più nel ruolo della politica quella vera, quella buona. Non sono i sondaggi dei nostri competitor a preoccuparci. Ci preoccupano i problemi delle persone, i loro bisogni e il fatto che il Governo giallo-verde, di cui la Lega fa parte, non ha ancora dato una risposta a tutte le promesse fatte in campagna elettorale».

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