ABRUZZO. «Quella in corso in queste ore è un’azione di disinformazione che utilizzando pezzi di documenti ufficiali cerca di rappresentare in maniera distorta i fatti».
Risponde così Strada dei Parchi alla conferenza stampa del Forum H2o che ieri ha divulgato il Pef ottenuto con grossa fatica e ricorsi da un ministero poco incline alla trasparenza. Nel Piano economico e finanziario le ipotesi per far quadrare conti e guadagni del concessionario delle autostrade abruzzesi con obblighi precisi e la tegola dei lavori di adeguamento sismici resi obbligatori più dalla “emergenza” sisma che dalle leggi in vigore da anni che impongono la messa in sicurezza delle infrastrutture.
La società della Holding Toto spiega come il documento divulgato sia solo una «simulazione di piano su richiesta del Ministero sulla base delle indicazioni del CIPE».
Ce ne sarebbero almeno altre due ma non si capisce dove siano e che ruolo abbiano.
Ma il messaggio che emerge oltre le considerazioni sull “onore ferito” è chiaro: non facciamo nulla senza coordinarci con il ministero e gli altri organi competenti; non si tratta di nostre richieste o di nostre iniziative; noi seguiamo piste che altri ci indicano.
Anche «la stessa ipotesi di aumento tariffario è frutto di questa indicazione ministeriale»
Ma altri chi?
La società spiega che fu in particolare il ministro Delrio a proporre un primo piano da 700 milioni. E fu lo stesso Delrio a portare successivamente nel dicembre 2016 a Bruxelles un’ipotesi di 1.400 milioni.
Ed è stato sempre il ministro Delrio, nelle Informative al Cipe del dicembre 2017 e marzo 2018, ad ipotizzare infine un Pef da 3,1 mld; sulla base di opere indicate con il Parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici del settembre 2017.
«Quindi nessun favore o via preferenziale sono stati riservati a SDP, nonostante l’urgenza che qui è determinata dai terremoti, che dal 2009 stanno interessando, a ondate, tutta l’area attraversata dal tracciato autostradale. Ciò che è grave è che, tra le carte che il Forum ha diffuso, il movimento ambientalista non considera proprio la lettera che accompagna la simulazione del Piano finanziario, dove chiaramente l’Ad di Strada dei Parchi ricorda, in premessa che è stato il Ministero a chiedere di mettere su carta un piano sulla base delle indicazioni del CIPE. “Indicazioni non condivise” sottolinea nella lettera l’amministratore di SDP».
«La simulazione del Piano Finanziario», aggiunge la società, «non è la prima e né l’ultima elaborata sotto questo schema. Ed è il frutto della decisione presa dal Mit che, nella fase istruttoria, dopo aver analizzato le proposte alternative di SDP che aveva ipotizzato un nuovo tracciato, ha deciso invece che si doveva procedere alla messa in sicurezza l’esistente. All’interno di questa visione del MIT l’adeguamento sismico di A24 e A25 sarebbe stato in carico al proprietario, lo Stato, per un investimento di 2 miliardi. La manutenzione prevista nel piano economico finanziario a carico del concessionario per un investimento di 1 miliardo e 50 milioni».
Dunque il piano economico è stato rigettato dalla stessa società e sulle inadempienze l’accenno è solo alle aree di servizio non costruite perchè i bandi sono andati deserti.
Infine quasi uno sbeffeggio finale di Strada dei Parchi: «Al Mit si può trovare per intero la documentazione che dimostra come siano stati i ministri delle Infrastrutture a cambiare le proposte relative al nuove Pef, previsto dalla legge 228/12».
Peccato che le carte siano state tenute segrete e alla richiesta di accesso agli atti siano stati forniti solo alcuni documenti e non altri.