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Pescara, 24/11/2024
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25/09/2018
Il Messaggero
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Ed. Umbria - Ferrovie, posti a rischio in sciopero 150 lavoratori. Mancato rinnovo degli ammortizzatori sociali nel settore degli appalti ferroviari, sciopero di 24 ore e presidio davanti alla stazione ferroviaria di Foligno |
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E' quanto hanno fatto gli operatori del settore per segnalare una situazione di difficoltà nazionale che sull'Umbria interessa 5 ditte per un totale di 150 lavoratori. Lo sciopero, che ha interessato l'intera giornata di ieri, è stato proclamato dalla segreterie nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast Ugl. Si tratta della seconda azione di sciopero per i lavoratori degli appalti ferroviari. IL PUNTO La vertenza in atto spiega Ivano bruschi della Fit-Cgil interessa su scala nazionale 10mila lavoratori complessivi ed in particolare 2mila posti di lavoro a rischio. Il Che, come è facile immaginare può determinare il rischio di ricadute negative da un punto di vista di precariato e livelli occupazionali anche in Umbria e quindi a Foligno. Anche in seno alla nostra regione si potrebbero produrre ricadute occupazionali con i lavoratori in esubero. In tutte le 5 ditte di settore dice Fabio Ciancabilla, segretario regionale Fit-Cisl - abbiamo attivi contratti di solidarietà con percentuali che toccano il 60% dell'orario di lavoro. I lavoratori, giustamente, si chiedono come si farà fronte a tale carenza di lavoro una volta che non saranno più attivabili gli ammortizzatori sociali. Ciò che si vuole evitare sono i licenziamenti collettivi del personale in esubero. Le percentuali citate di CdS non lasciano prospettare nulla di buono per l'Umbria. I lavoratori degli appalti ferroviari hanno anche scritto una lettera indirizzata ai viaggiatori, e cioè agli utenti dei treni. Siamo i lavoratori si legge in un passaggio che puliscono i treni, le stazioni e gli uffici delle Ferrovie. Siamo gli operatori che accompagnano i viaggiatori disabili ai treni. Nello scritto dopo aver ricordato le diverse mansioni svolte si spiegano le ragioni dello sciopero: Scioperiamo si legge ancora per la seconda volta nel giro di pochi mesi perché il nostro settore è colpito ormai da anni, da una grave crisi occupazionale. Una situazione complessa, quella prospettata dai sindacati e riassunta dai lavoratori nella lettera ai viaggiatori, che ruota intorno alle sorti occupazionali di lavoratori che, per l'Umbria, operano negli scali principali e che da tempo vivono incertezze rispetto al loro futuro lavorativo. Posti di lavoro che sono fonti di entrata in alcuni casi essenziali per il mantenimento delle famiglie. Da parte dei sindacati e dei lavoratori c'è la forte volontà di coinvolgere le istituzioni affinché si possa dar vita ad una battaglia in difesa dei livelli occupazioni che, partendo dal nazionale, potrebbe determinare ricadute negative anche sull'Umbria e su Foligno.
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