CHIETI Cambiano gli scenari della politica regionale sulle candidature alla presidenza della Regione e si rimescolano le carte anche per le elezioni comunali. Che improvvisamente appaiono sempre più vicine. Il sindaco Umberto Di Primio, dimissionario proprio per candidarsi alla presidenza della Regione, dopo aver saputo che la scelta del candidato presidente tocca a Fratelli d'Italia (e non a Forza Italia, il suo partito) apre a una serie di possibilità. Tra queste non viene escluso a priori, come aveva fatto all'inizio, la possibilità di candidarsi alla Regione come consigliere comunale. All'inizio il sindaco era stato chiaro: «O presidente, o niente», aveva detto commentando le dimissioni dall'incarico. Ma all'indomani delle decisioni romane confermate da fonti dirette al sindaco, il primo cittadino ci potrebbe anche ripensare. «La mia posizione è stata chiara fin dall'inizio», dice, «mi sono messo a disposizione del partito per una candidatura alla presidenza. Ciò non significa che se il mio partito dovesse chiedermi una candidatura al consiglio regionale, perché serve una lista forte su Chieti, non prenderei sul serio la richiesta». E dunque, anche la volontà di ritirare le dimissioni entro il 4 ottobre (data in cui scadono i 20 giorni per ripensarci, altrimenti l'atto diventa definitivo) viene di nuovo rimessa in ballo. «Fino a quel giorno mi riservo di fare anche altre scelte», afferma Di Primio, facendo capire che a questo punto ci sono anche altre possibilità. Il sindaco è sempre stato molto vicino a Fratelli d'Italia e in particolare a Giorgia Meloni, con la quale ha militato in Alleanza Nazionale quando lei era presidente dei giovani di An. E dunque, anche per questi motivi, plaude alla scelta dei vertici della coalizione di centrodestra di puntare su un candidato di Fratelli d'Italia, pur non nascondendo il rammarico per l'occasione mancata, visto che c'era la concreta possibilità di assegnare il candidato presidente a Forza Italia, con la Lega poco interessata all'Abruzzo. «Anche dai contatti che ho avuto nelle ultime ore con i vertici romani è venuto fuori», ha detto il sindaco, «che, come scelto dal tavolo romano, sarà Fratelli d'Italia a esprimere il candidato presidente, e noi ovviamente, io per primo, lavoreremo a una candidatura condivisa e anche vincente, facendo buone liste e un buon programma, per far sì che il centrodestra torni a governare l'Abruzzo. Non posso nascondere il mio rammarico perché ritengo che, se qualcuno avesse fatto qualcosa in più, forse oggi avremmo potuto noi avere il ruolo di gestire il percorso di vittoria del centrodestra che dovrà esserci ora con l'apporto di Forza Italia, con un candidato di Fratelli d'Italia. Tutti, io per primo, avremmo potuto fare tutti di più», conclude Di Primio nel tentativo di non puntare il dito contro i vertici di partito, «ma è evidente che se si arriva sempre a decidere all'ultimo momento, poi chi è pronto a offrire o chiedere una candidatura la ottiene».