PESCARA Sono le 16.06 , Gabriele De Angelis entra nella stanza di Marco Alessandrini per togliere Forza Italia dall'imbarazzo con il principale alleato, la Lega di Giuseppe Bellachioma che sulle nomine all'Agir parlò di inciucio tra gli azzurri e Pd e spaccò la coalizione. Ma con una stretta di mano, i due sindaci di Avezzano e Pescara stringono il "patto del rinvio", che sempre patto è, per le scelte del presidente, del suo vice e del direttore generale all'Autorità di gestione integrata dei rifiuti urbani. De Angelis e Alessandrini si accordano per far slittare la decisione al 4 ottobre. La motivazione ufficiale è naturalmente diversa dal retroscena perché legata ad un presunto mancato accordo sulla nomina del dg che avrà super poteri il cui nome invece è stato già deciso, ed è quello del presidente di Ecolan, Massimo Ranieri. Sta di fatto che la seduta, che si apre poco dopo nella sala giunta del Comune di Pescara, alla presenza di sette primi cittadini, va a vuoto, in virtù non solo di quella stretta di mano ma anche da colloqui avvenuti, alcune ore prima, tra personaggi al vertice del Pd e Forza Italia.L'inciucio di cui parlava il leader abruzzese del Carroccio c'è davvero. E quando, nel tardo pomeriggio, Bellachioma viene a sapere del nuovo patto del rinvio dà il secondo stop a Forza Italia e al suo coordinatore regionale Nazario Pagano. Uno stop che, ascoltando le parole di Bellachioma, è un altolà doppio e perentorio.«Il caso Agir ha avuto una genesi ambigua che non si arresta», esordisce il parlamentare abruzzese del Carroccio, «ne prendo ancora una volta atto come è accaduto in occasione dell'assemblea da cui la Lega è stata esclusa. Ma non ho più tempo e voglia di sapere a chi daranno gli incarichi nell'Agenzia per la gestione dei rifiuti integrata. Se hanno deciso di rinviare è una loro scelta di cui però si assumeranno le responsabilità».Non ci sarà per questo una seconda spaccatura nel centrodestra, ma Bellachioma invia anche un messaggio diretto a Pagano, un altolà senza prova d'appello: «Piuttosto», afferma, «mi piacerebbe sottolineare che le decisioni e i veti che sono stati espressi nel comitato regionale di Forza Italia di due giorni fa sui nomi dei candidati governatori di Fratelli d'Italia sono una mancanza di rispetto verso la Lega. Considero i veti di Pagano», afferma Bellachioma, «ben più gravi di quanto sta accadendo all'Agir perché nessuno può permettersi di avallare o bocciare nomi senza confrontarsi prima con noi. Le decisioni debbono essere prese insieme. Il mio collega non può permettersi di dire a priori questo sì, questo no. È nel pieno diritto di Fratelli d'Italia scegliere i propri nomi che dovremo valutare insieme. Noi della Lega daremo il massimo contributo per la vittoria finale, ma ci tengo a dire che il comportamento di Forza Italia è irrispettoso».E gli azzurri, in serata, intervengono ancora una volta per togliersi dall'imbarazzo con l'alleato più forte. Ma a parlare non è il coordinatore Pagano. Lo fa il suo vice, Antonio Martino, che abbassa il tiro e afferma: «Gli accordi nazionali vanno rispettati, ora attendiamo che in tempi brevi Fratelli d'Italia ci presenti una rosa di nomi di possibili candidati alla presidenza per condividere una scelta che dovrà essere vincente con il supporto di tutto il centrodestra. Forza Italia non è preventivamente contro nessuno, serve però un candidato capace e vincente». Che Fratelli d'Italia però non ha ancora trovato.