PESCARA Il candidato governatore del centrodestra uscirà da una rosa di nove nomi che oggi sarà vagliata dal comitato regionale di Fratelli d'Italia in una riunione determinante fissata alle 17 nella sede di Chieti Scalo del partito di Giorgia Meloni. In corsa ci sono cinque politici e quattro personaggi della società civile. Tra i primi non potevano mancare i due coordinatori del partito, l'avvocato teramano di adozione, Giandonato Morra, e il vastese Etel Sigismondi. Gli altri politici sono il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, eletto un anno e mezzo fa, l'ex vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani e l'ex presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa. Ma le sorprese arrivano dal mondo dell'imprenditoria dove, tra personaggi che si sarebbero anche autoaccreditati, spuntano l'economista teramano Stefano Cianciotta, diventato anche un volto televisivo nazionale noto, e l'imprenditrice dei trasporti Antonella Ballone, figlia di Agostino che è al vertice di Confindustria Abruzzo.Di Michele Russo, imprenditore della comunicazione molto vicino alla Meloni per averle curato la campagna elettorale alle politiche del 4 marzo, si è già scritto. Ma spunta il nome del costruttore teatino, originario di Guardiagrele, Paolo Primavera. Nella riunione di questa sera, il comitato regionale deciderà una prima scrematura e porterà poi all'attenzione della leader Meloni i nomi selezionati. Quest'ultima, secondo il programma definito dal partito, sceglierà due o tre personaggi che saranno infine sottoposti al vaglio degli alleati di coalizione, Lega e Forza Italia. Proviamo quindi a ipotizzare il vincitore.In pole position c'è Biondi, secondo quando si sarebbe lasciato sfuggire Marco Marsilio, senatore influente di Forza Italia al quale si sarebbe rivolto anche Ballone senior per sponsorizzare la candidatura della figlia Antonella. Anche l'economista Cianciotta si è però autoproposto ai vertici romani, mentre Michele Russo parte in vantaggio perché è già noto e stimato dalla Meloni. Infine Primavera che ha giocato in casa proponendo la sua candidatura ai coordinatori regionali. Tirando le somme, però, la partita si restringe a due nomi. Uno proveniente dal mondo dell'imprenditoria, e cioè il fondatore di Mirus, il pescarese Russo, figlio dell'avvocato Marcello che è l'ideatore dello Statuto della Regione Abruzzo. E l'altro di matrice politica, ovvero il sindaco aquilano Biondi, su cui però pesa il veto del coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano che difficilmente sopporterà una seconda imposizione da parte di Fratelli d'Italia.