SAN GIOVANNI TEATINO L'interramento del tracciato ferroviario nel centro urbano di Sambuceto è possibile. Il progetto di fattibilità è stato consegnato al Comune due giorni fa dall'ingegnere Mario Esposito di Rfi che ha consegnato al vicesindaco Giorgio Di Clemente lo studio di fattibilità per lavori di interramento della linea ferrovia Pescara-Sulmona al chilometro 5+800, nel comune di San Giovanni Teatino. Dunque, come rimarca il sindaco Luciano Marinucci, che ora chiede di incontrare il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli perchè metta risorse a disposizione di Rfi, «con l'interramento non ci sarà più il problema passaggio a livello e il tessuto urbano sarà finalmente ricucito». Gli elaborati progettuali confermano la fattibilità del progetto in plastico che l'amministrazione Marinucci mostrò al governatore Luciano D'Alfonso e all'ingegner Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi nell'incontro del 13 luglio scorso. In quell'occasione il sindaco Marinucci spiegò che il raddoppio del tracciato ferroviario e la conseguente soppressione del passaggio a livello di corso Italia, previsti dal Masterplan e da Rfi, avrebbero provocato uno sconvolgimento e una frattura profonda nel tessuto urbano di Sambuceto.
«Inoltre», avvertì Marinucci, «il passaggio a livello è ancora oggi l'unico attraversamento sicuro dei binari ogni qualvolta, in caso di temporali sempre più caratterizzati da forte intensità, i tre sottopassaggi carrabili restano allagati». Contro l'ipotesi di soppressione del passaggio a livello, la scorsa primavera c'era stata una vera e propria mobilitazione cittadina, di associazioni e comitati, come "Paese Comune" e "No Ferrovia, Sì Strada Verde", con quest'ultima che aveva raccolto oltre 2mila firme. All'unanimità, il consiglio comunale del 21 giugno 2018 decise di chiedere a Regione e Rfi di «valutare un progetto alternativo alla realizzazione del sottopasso e della chiusura del passaggio a livello di corso Italia», suggerendo l'alternativa dell'interramento del sedime ferroviario.
«La fattibilità di un progetto alternativo ora c'è», dichiara Marinucci, «una soluzione che potrà favorire anche il recupero della qualità della vita attraverso un ricongiungimento del tessuto urbano oggi diviso dal tracciato ferroviario. Una volta interrato, sarà possibile realizzare aree verdi attrezzate e tracciati ciclopedonali. Quello che sembrava un sogno o un semplice manifesto elettorale, è diventato realtà. Per questo risultato ringraziamo i cittadini e il comitato, che ci hanno affiancato in una sfida che sembrava impossibile».Il progetto consegnato dall'ingegnere Esposito, prevede due rampe d'ingresso, di 1.178 metri ciascuna, al tratto interrato di 710 metri, per un intervento che interessa complessivamente 3.066 metri.