CHIETI Il verdetto è chiaro: fuori la società civile dalla rosa dei nove candidati del centrodestra alle elezioni regionali del 10 febbraio 2019. Restano così esclusi dalla corsa a governatore gli imprenditori Michele Russo, Antonella Ballone, Paolo Primavera e l'economista teramano Stefano Cianciotta. A contendersi la candidatura più importante, espressione di Fratelli d'Italia a cui spetta il compito di proporre il nome al resto della coalizione, Forza Italia e Lega, saranno quindi solo i politici: i due coordinatori regionali del partito di Giorgia Meloni, Giandonato Morra ed Etel Sigismondi, l'ex vice presidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani, l'ex presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, che però potrebbe essere sostituito da una donna, e infine, nonché soprattutto, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi che, al termine della riunione di ieri sera a Chieti, nella sede del partito vicino alla stazione dello Scalo, è diventato il favorito. Fratelli d'Italia infatti annuncia che farà quadrato intorno a Biondi nel caso in cui sarà scelto dai vertici romani ma poi troverà il veto di Forza Italia, un veto già annunciato dal coordinatore regionale, Nazario Pagano.Alla fine della riunione, durata quattro ore, il clima era molto disteso. Tra strette di mani e sorrisi, i presenti, che rappresentano Fratelli d'Italia a livello regionale, provinciale, cittadino e nell'assemblea nazionale, apparivano soddisfatti per la decisione presa di ridare priorità ai politici rispetto alle proposte di candidature arrivate dalla società civile e imprenditoriale abruzzese.La prossima tappa sarà quella di inviare i cinque nomi della rosa dei papabili, definiti dopo la scrematura, al leader nazionale Meloni che li riceverà lunedì prossimo. Mentre tra mercoledì e giovedì si svolgerà un incontro a Roma in cui i coordinatori regionali del partito conosceranno la scelta definitiva da portare poi al vaglio degli alleati di coalizione.Si diceva di Biondi, ma anche altri due nomi potrebbero risultare in una terna finale, e sono quelli dei due coordinatori regionali, con Morra che però appare in vantaggio rispetto a Sigismondi. L'accordo sulla candidatura di espressione rigorosamente politica è stato sottoscritto da 17 presenti: Etel Sigismondi, Giandonato Morra, Pierluigi Biondi, Stefano Cardelli, Guerino Testa, Raimondo Micheli, Marilena Rossi, Benedetta Fasciani, Antonio Del Boccio, Nicola D'Ambrosio, Francesco Di Giuseppe, Roberto Mascia, Pino Della Penna, Antonio Tavani, Mauro Tirabassi, Marco Di Paolo e infine Anthony Ernest Aliano.