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Pescara, 24/11/2024
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Data: 29/09/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Reddito per 6,5 milioni di persone. Arriva la mini-Ires per le nuove assunzioni e gli utili reinvestiti

Il via libera forse più sospirato e atteso dal Movimento Cinque stelle in manovra è quello per il reddito di cittadinanza, fortemente voluto . Anche in questo caso l'assegno promesso è di 780 euro al mese. La platea sarebbe, secondo Di Maio, di 6,5 milioni di persone, superiore quindi ai 5 milioni di poveri stimati dall'Istat. Il costo annunciato è di 10 miliardi ma distribuire a questa platea l'importo previsto farebbe lievitare il conto ben al di sopra (il contratto di governo parlava di 17 miliardi). La misura potrebbe però partire da marzo o da maggio, preceduta dal potenziamento dei centri per l'impiego. All'intervento sarebbero peraltro destinati gli stanziamenti già previsti per il Reddito di inclusione, pari a circa 2,6 miliardi. SALGONO LE PENSIONI MINIME: Negli annunci, oltre al reddito, rientrano anche le pensioni cosiddette minime di cittadinanza che il M5S vorrebbe a 780 euro a partire già dal prossimo mese di gennaio. Non è chiaro se all'intervento saranno destinate risorse ad hoc o se si attingerà ai 10 miliardi del reddito di cittadinanza previsto dalla manovra. MINI-IRES PER ASSUNZIONI E UTILI REINVESTITI: La tassa sulle imprese potrebbe scendere dal 24% al 15% per le aziende che reinvestono gli utili in macchinari e attrezzature, in ricerca e sviluppo o in nuove assunzioni stabili e a tempo indeterminato. MOLTIPLICATI RISARCIMENTI A RISPARMIATORI: Per gli obbligazionisti e gli azionisti coinvolti nelle crisi bancarie, l'obiettivo è portare il fondo rimborsi a 1,5 miliardi, facendo leva sulle risorse che via via si libereranno dai conti dormienti. Il timing dell'operazione non è stato ancora precisato da quanto previsto nella manovra presentata giovedì. CACCIA ALLE COPERTURE, TAGLI NECESSARI: Oltre a quanto riguarda il deficit la voce da cui la maggioranza punta ad ottenere maggiori risorse è la cosiddetta pace fiscale. Anche in questo caso, gli annunci parlano di almeno 5 miliardi di un potenziale gettito. Fonte di coperture, anche se spalmate in diversi anni, potrebbe essere la prevista gara 5G che ha già raggiunto i 5,9 miliardi contro i 2,5 stimati nella scorsa legge di bilancio. Ciò non toglie, tuttavia, che si debba probabilmente far ricorso ad una nuova tornata di spending review che potrebbe valere tra i 3 e i 4 miliardi (di cui 1 miliardo già previsto per legge in arrivo dai ministeri) e ad una risistemazione degli attuali incentivi alle imprese, a partire dall'Ace, con cui finanziare il pacchetto fisco.

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