Sono stati lasciati a piedi per la seconda volta in meno di un mese gli studenti che ogni giorno da Nerito di Crognaleto con l'autobus di linea della Tua arrivano a Teramo, con fermata intermedia a Montorio e altri ventisette punti. Ieri mattina, infatti, alle 7, l'autista non si è presentato. Quell'autobus, per chi vive nell'entroterra, rappresenta una grande risorsa. La protesta è subito scoppiata in Rete, dove i genitori hanno manifestato la propria rabbia. Da non credere scrivono attendiamo le solite scuse. Nel frattempo molti studenti e lavoratori hanno perso ore di scuola e di lavoro. E infatti i ragazzi che sarebbero dovuti entrare in classe al suono della campanella hanno dovuto chiamare i propri genitori, aspettare il loro arrivo alla fermata dell'autobus e farsi accompagnare con tutti i disagi annessi. Il precedente si verificò lo scorso 18 settembre, ad appena una settimana dall'inizio della scuola. Nella nostra zona dovrebbero dare i pullman migliori dice Elvira, mamma di due studenti che ieri sono rimasti a piedi perché ci sono più pericoli e invece non è così. L'altra mattina faceva un freddo terribile e sull'autobus non c'era neanche l'aria calda. In una situazione del genere non è difficile comprendere perché la montagna lentamente si va spopolando. Ci sono famiglie che resistono ed è a loro che bisogna garantire i servizi che vengono pagati a caro prezzo. Contattata, la società Tua fa sapere che ieri l'autista della tratta Nerito Teramo si è ammalato e lo ha comunicato in mattinata. Appena saputo è partito un altro mezzo da Teramo, ma ovviamente per studenti e pendolari era ormai tardi. La società si scusa vivamente per il disguido.