CROGNALETO «In dieci giorni nel mese di settembre è la seconda volta che l'autobus per Teramo della mattina passa con oltre un'ora di ritardo e noi non ce la facciamo più e diciamo basta!». C'è la protesta corale dei passeggeri della tratta Crognaleto-Teramo dell'autobus della Tua nelle parole della portavoce Diana Borrelli, una mamma di Nerito che lamenta i disagi subiti dai suoi figli e da altri compaesani.Proprio ieri mattina l'autobus che sarebbe dovuto passare alle 6,50 a Nerito e di lì a poco alle fermate successive è passato alle 8,20 come racconta Diana «senza che nessuno negli uffici della Tua ha risposto per informarci cosa fosse accaduto». Quella dei passeggeri del comune montano è la seconda protesta perchè la stessa situazione si era verificata anche il 18 settembre scorso. «L'altra volta i ragazzi sono arrivati a scuola con molto ritardo, ma stamattina noi mamme abbiamo preso più macchine e li abbiamo accompagnati a Teramo, ma questa cosa non va proprio bene», prosegue Diana, «paghiamo un abbonamento caro, 63 euro al mese, e che lo paghiamo a fare se poi dobbiamo utilizzare le nostre auto? Questa situazione sta diventando insostenibile anche perché nei pullman ci piove dentro. Abbiamo diritto che le cose funzionino perché ci spettano. Non ci ascolta nessuno e se continua così non rinnoveremo gli abbonamenti». E a dare manforte a Diana c'è anche Lucry Zilli, una studentessa di una frazione vicina. «Voglio segnalare, dopo ripetuti episodi, la non efficienza del servizio della Tua nel comune di Crognaleto», dice la ragazza, «nonostante il costo di 75 euro mensili non viene garantito né un mezzo di trasporto dignitoso né la puntualità e la continuità di un servizio in una zona colpita dal terremoto e penalizzata sotto tanti aspetti».Dalla Tua è arrivata subito la replica. «L'azienda si scusa per il disservizio di ieri mattina», fanno sapere, «Il ritardo si è verificato per un problema tecnico dovuto alla malattia improvvisa dell'autista del mezzo da Nerito che non ha potuto prendere regolare servizio e appena ce lo ha segnalato abbiamo provveduto a mandare un altro autista da Teramo che per ovvi motivi ha fatto ritardo. Il disagio, per il quale ci scusiamo nuovamente, non era prevedibile e preventivato. Mentre ci teniamo a precisare che quello del 18 settembre è stato scaturito da un'altra problematica analizzata dall'azienda e che non si ripeterà più. Inoltre entro il 2021 ci sarà un piano di rinnovo del parco autobus che già ammonta a 900 mezzi con l'arrivo di 206 nuovi pullman, circa 60 già per fine anno».