Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.558



Data: 02/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
L'Arta: «Allarme smog? Colpa del mare». I tecnici ridimensionano l'emergenza, l'aerosol marino la causa del superamento dei limiti delle polveri per tre giorni

PESCARA Niente blocchi del traffico, o divieti di circolazione per le auto più vecchie. Le misure per combattere l'inquinamento nell'aria non servono, almeno per il momento. I valori alle stelle delle polveri sottili registrati dalla centralina dell'Arta per tre giorni consecutivi, lunedì, martedì e mercoledì della scorsa settimana, sarebbero stati causati dall'aerosol marino e non dallo smog.È quanto emerso ieri pomeriggio, durante la riunione in Comune convocata d'urgenza dall'assessore all'ambiente Simona Di Carlo e dal sindaco Marco Alessandrini con i tecnici dell'Arta a seguito dei dati della centralina pubblicati sul sito dell'Arta, in cui sono stati evidenziati superamenti del famigerato Pm10, ossia le polveri sottili, nella zona del teatro D'Annunzio. Erano presenti, oltre all'assessore, il direttore dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale Francesco Chiavaroli, il responsabile tecnico del settore Aria Sebastiano Bianco, la dirigente e il responsabile del servizio Ambiente del Comune Emilia Fino e Giovanni Caruso.L'assessore, domenica scorsa, aveva ipotizzato l'adozione di particolari misure per ridurre i valori dello smog, come la chiusura di alcune strade al traffico, o il blocco delle auto diesel più vecchie come hanno fatto da ieri le Regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.Ma dal vertice in Comune è emerso un quadro diverso. I tecnici dell'Arta hanno ridimensionato l'allarme spiegando che si sarebbe trattato di un fenomeno naturale. «L'incontro è stato utilissimo a chiarire gravità e cause dei tre sforamenti consecutivi riscontrati dalla centralina del teatro D'Annunzio», ha osservato l'assessore, «il direttore Chiavaroli ci ha chiarito che non si trattava di inquinamento da smog, perché le sostanze riscontrate erano puramente naturali e non di origine antropica. Di conseguenza, gli sforamenti non vengono considerati nel computo stabilito dalla legge per l'adozione dei provvedimenti». «In ogni caso», ha aggiunto, «la nostra attenzione resta altissima a mantenere nei limiti stabiliti i valori della salubrità dell'aria. La nostra preoccupazione è stata tradotta e riportata nella convenzione ratificata dal Comune che stabilisce che dopo quattro sforamenti l'amministrazione, insieme agli altri cinque Comuni limitrofi, provvederà ad adottare i rimedi previsti dalla convenzione nei casi di allerta». Da qui l'appello dell'assessore: «Nei prossimi giorni solleciteremo i sindaci dei Comuni che non hanno ancora approvato in consiglio, perché è indispensabile condividere le stesse misure e perché la qualità dell'aria sia buona sulla maggiore porzione di territorio possibile».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it