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Data: 02/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Autovelox e quattro corsie sulla superstrada del Liri. Capistrello, soluzioni emerse nell'incontro tra Anas e politici di Abruzzo e Lazio. Ogni giorno 18mila veicoli. Marasco: stato manutentivo più che sufficiente

CAPISTRELLO Tutti d'accordo sulla necessità di soluzioni per fermare le stragi sulla superstrada del Liri, via di collegamento attraversata ogni giorno da 18mila veicoli. Differenti, però, le ricette. Anas e Regione Abruzzo parlano per esempio di «quattro corsie». Più sindaci invocano il ricorso agli autovelox.L'ultima tragedia costata la vita a Nicolina Palleschi e Martina Bucci, madre e figlia di Capistrello, è tornata a scuotere le coscienze e ieri pomeriggio, nella sala del ristorante "La Villetta", si sono dati appuntamento gli amministratori pubblici di Abruzzo e Lazio, oltre al capo compartimento dell'Anas, Antonio Marasco, e ai rappresentanti delle forze dell'ordine.Per il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti «la prevenzione resta la grande priorità, con più controlli e sanzioni, perché spesso assistiamo a manovre azzardate e violazioni dei limiti di velocità». Anche altri primi cittadini della Valle Roveto hanno evidenziato la necessità di maggiori controlli con gli autovelox. Il sindaco di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro, ha manifestato la necessità di portare la questione all'attenzione governativa e si è reso disponibile, insieme al sindaco di Sora, Roberto De Donatis, ad appoggiare tutte le iniziative che si vorranno intraprendere. Giulio Lancia, sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, ha puntato l'attenzione sulla «mancanza di corsie di accelerazione e decelerazione», oltre all'assenza «di piazzole di sosta e di sicurezza» e a una «inadeguata illuminazione nelle gallerie». Il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, ha parlato di «tratto di strada inadeguato rispetto al ruolo che si propone. È necessario assumere misure rigorose, servono interventi massicci. Oltre a incrementare le misure per evitare le trasgressioni». Il rappresentante dell'Anas, che ha in gestione anche la superstrada del Liri, ha difeso l'operato dell'azienda. «Non esistono strade sicure e non sicure, esistono però comportamenti alla guida sicuri e non sicuri», ha precisato Marasco, «questa tratta ha tutte le condizioni di massima efficienza. Bisogna condannare i comportamenti. Continuare a parlare di strada pericolosa è deleterio. Il progetto di quattro corsie potrebbe essere la soluzione viste le 18.000 vetture giornaliere. Si tratta di una pianificazione che va fatta con le Regioni. Lo stato manutentivo dell'attuale strada è più che sufficiente, ma aumenteremo gli interventi di tipo qualitativo». Il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, ha dichiarato che prenderà contatti con la Regione Lazio «per un accordo di programma finalizzato all'ampliamento della strada poiché le due corsie non sono più adatte a supportare un traffico così intenso».

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