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Data: 02/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Fondi europei, il ministro annulla l'incontro con Lolli, Barbara lezzi non partecipa al tavolo

L'AQUILA Il ministro per il Sud Barbara Lezzi non partecipa al tavolo tecnico sull'utilizzo dei fondi europei da parte della Regione. L'incontro, svoltosi ieri mattina all'Aquila, era stato fissato per fare il punto su come l'Abruzzo sta spendendo i soldi del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e del Fse (Fondo sociale europeo) assegnati con la programmazione 2014-2020. La Lezzi, attesa dal presidente vicario Giovanni Lolli, ha cancellato all'ultimo l'appuntamento a causa del sopraggiungere «di improvvisi impegni istituzionali». Una disdetta di cui Lolli ha preso atto senza polemiche, sottolineando anzi come con il ministro l'interlocuzione «proseguirà senza problemi».In assenza della Lezzi, al vertice ha preso parte una delegazione composta dal suo capo di Gabinetto Valeria Capone, dal direttore generale dell'Agenzia per la coesione Antonio Caponetto e dal capo dipartimento per le Politiche di coesione Ferdinando Ferrara. Per la Regione, oltre a Lolli, c'era invece il direttore generale Vincenzo Rivera. Come detto, il tavolo serviva a monitorare lo stato di avanzamento della spesa dei fondi strutturali. Entro il 31 dicembre di quest'anno, infatti, l'Abruzzo, come del resto tutte le altre regioni italiane, dovrà raggiungere determinati obiettivi, secondo quanto previsto dalla programmazione del settennato 2014-2020. In caso contrario, scatterà la tagliola del disimpegno automatico in base alla cosiddetta regola "N+3": se entro tre anni dall'impegno di spesa indicato non saranno state presentate alla Ue le domande di pagamento, Bruxelles cancellerà automaticamente le relative quote di finanziamento. Lolli ha escluso però ogni eventualità che all'Abruzzo possano essere ritirati i finanziamenti: «I dati che abbiamo fornito dimostrano che non c'è alcun rischio di disimpegno, come da più parti si era sentito dire. Abbiamo elaborato un piano di spesa che avrà la sua piena attuazione in autunno, in linea con le tempistiche imposte dalla Commissione Europea. Per quanto riguarda il Fse» ha specificato Lolli «garantiremo un avanzamento di spesa di 12,8 milioni di euro, pari al 9% del programma di 142 milioni. Mentre per il Fesr la spesa sarà di 37,8 milioni, pari al 14% del programma da 271 milioni. Ciò vuol dire che, complessivamente, raggiungeremo una spesa di 22 milioni su Fse e di 49 milioni sul Fesr, ben al di sopra dei target previsti. Ovviamente» ha concluso Lolli «il lavoro dovrà essere portato avanti da chi verrà dopo di noi ma vorrei lasciare al prossimo governo regionale conti in ordine e un avanzamento della spesa in regola». I risultati rivendicati da Lolli sono stati riconosciuti anche dal direttore generale dell'Agenzia per la coesione Antonio Caponetto: «Prima di questa estate i dati avevano fatto aprire un riflettore sull'Abruzzo ma ad oggi si segnala un'accelerazione sulla spesa certificata che ha superato tutte le verifiche di tipo amministrativo».Le rassicurazioni di Lolli sono state contestate, però, dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo: «Lolli se la canta e se la suona da solo nascondendo sotto il tappeto il disastro» ha affermato Febbo «Ormai è noto come la nostra Regione sia posizionata terzultima nella spesa del Feasr (il fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale, di cui però nella riunione di ieri non si è parlato, ndc) e penultima nella gestione dei fondi Fesr e Fse. Mai l'Abruzzo aveva raggiunto questo pessimo e negativo risultato. Nel 2019 la nostra regione potrebbe dover restituire 37 milioni di euro. Lolli sarà regolarmente smentito dai dati del report trimestrale al 30 settembre pubblicati dai diversi ministeri, che certificheranno nuovamente il disastro causato dal duo D'Alfonso- Rivera». Roberto Ciuffini

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