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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Autostrade e l'emergenza sicurezza - Il ministero vuole far chiudere A24 e A25. Arriva la clamorosa diffida a Strada dei Parchi firmata dal direttore del Mit che è indagato nel crollo del ponte di Genova

PESCARA La frase chiave è questa: «Adottare qualsiasi provvedimento atto a garantire la sicurezza delle infrastrutture in genere e dell'utenza autostradale, che contempli anche l'eventuale chiusura di tratte autostradali». Non ha precedenti ed è clamorosa la diffida che il dirigente più alto in grado della vigilanza sulle concessioni autostradali italiane ha inviato, il 2 ottobre scorso, alla società Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24 e A25. Il titolo che campeggia in cima al documento è: "Certificazione sismica dei ponti e degli attraversamenti autostradali ricadenti nel territorio comunale di Cerchio». È stato Gianfranco Tedeschi, il sindaco del Comune dell'Aquilano che conta 1.500 anime, a rivolgersi al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che, dopo le denunce sui giornali e in tv dei pilastri autostradali erosi, ha scritto l'ultimatum che pubblichiamo in alto. Il primo documento porta la firma di Vincenzo Cinelli, direttore generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali, il cui nome compare tra gli indagati per il crollo del ponte Morandi a Genova. Forse è proprio questo il motivo che induce Cinelli a non correre rischi assumendo decisioni drastiche. Nella diffida scrive che: «Si ritiene necessario ribadire che codesta concessionaria, in attesa della completa realizzazione degli interventi necessari a garantire le condizioni di sicurezza, effettui le verifiche. Ma nel caso in cui non siano soddisfatte le verifiche, codesta medesima concessionaria dovrà adottare qualsiasi provvedimento atto a garantire la sicurezza». È tra i provvedimenti indicati dall'alto dirigente c'è anche l'eventuale chiusura di tratte autostradali. Cinelli non fa sconti al suo interlocutore, cioè a Strada dei Parchi, basando la sua diffida su una legge particolarissima: la numero 286 del 24 novembre 2006 (il secondo documento in alto) che indica l'Anas come la società che può irrogare «in caso di inosservanza degli obblighi di cui alle convenzione di concessione e di fronte a una mancata ottemperanza all'effettuazione dei controlli, sanzioni amministrative pecuniarie fino 150 milioni di euro». E ancora di più: «In caso di reiterazione delle violazioni sempre l'Anas ha la facoltà di proporre al Ministero competente la sospensione o la decadenza della concessione». Non vi è dubbio che la diffida di Cinelli è clamorosa. Ne è soddisfatto e preoccupato al tempo stesso il sindaco di Cerchio che l'ha innescata e che, dopo averla ricevuta per conoscenza dal ministero, commenta così: «È evidente, dal tenore della nota formulata dal massimo dirigente del ministero, che le procedure di messa in sicurezza dovevano essere già avviate e che, allo stato attuale, l'infrastruttura autostradale può non essere sicura sismicamente per cui il concessionario potrebbe paradossalmente anche chiudere dei tratti dell'A24 e A25, isolando l'Abruzzo e dando il definitivo colpo all'economia regionale». Per Tedeschi è una situazione paradossale «dove oggettivamente le responsabilità più grandi sono inevitabilmente del ministero delle Infrastrutture che ha l'obbligo del controllo». La reazione del sindaco si concretizza in una proposta altrettanto drastica: «Bisogna dare corso alla messa in sicurezza di A24 e A25 partendo dai tratti più a rischio. Ma è una situazione», conclude Tedeschi, «che impone al ministero l'azzeramento dei pedaggi se sarà confermata l'inadeguatezza sismica della nostra rete autostradale».

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