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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Meloni: no a Biondi e spazio a Russo. Il sindaco dell'Aquila torna da Roma senza il via libera alla candidatura: «Ho ancora molto da fare per la mia L'Aquila»

L'AQUILA Giorgia Meloni non spalanca le porte al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. E il no della leader di Fratelli d'Italia ha subito tre effetti: ridà fiato alle ambizioni del coordinatore regionale, Giandonato Morra; rimette in corsa l'imprenditore pescarese Michele Russo nonostante il veto del comitato regionale del partito e chiama sulla scena dei papabili candidati presidenti del centrodestra alle regionali del 10 febbraio la terza opzione, il senatore Marco Marsilio, 50 anni, nato a Roma da genitori di Tocco da Casauria. Questa mattina si terrà il tavolo nazionale di Fratelli d'Italia che tratterà il caso Abruzzo. Ma non ci sarà una scelta secca perché, dopo il viaggio a vuoto di Biondi, gli stessi vertici romani hanno difficoltà a far quadrare il cerchio. Il maggiore degli ostacoli da superare è il veto che il comitato regionale ha imposto sulla candidatura di personaggi della società civile. Così l'uscita di sicurezza, di siloniana memoria, che la leader potrebbe imboccare sarà quella di proporre una terna mista alla coalizione di centrodestra: Morra, Russo e Marsilio. Tre nomi che andranno al vaglio di Forza Italia e della Lega che solo apparentemente sembra voler guardare tutto dalla finestra. Biondi invece frena in corsa e se ne fa una ragione. Ieri pomeriggio, tornando da Roma dov'era andato per avere il via libera a dimettersi da sindaco entro il 6 ottobre, ha infatti esordito con un laconico: «Nessuna novità». E poi: «Fdi non rinuncia all'unico capoluogo di Regione». E per chi avesse ancora dubbi su come sia andata a finire con i vertici ha aggiunto: «Non posso incaponirmi. Neanche se domani mi dicessero "sei tu il candidato presidente" ne sarei convinto. Non è così semplice lasciare un lavoro che all'Aquila darà i suoi frutti tra due anni». Indubbiamente è un modo dignitoso per farsi da parte. Sugli altri fronti, che attendono però lo sblocco definitivo del rebus del centrodestra prima di ufficializzare candidati eccellenti, si registra un crescente movimento d'opinione di sindaci e personaggi della società civile pronti a far quadrato attorno al candidato del centrosinistra. Il M5S invece si affida solo a Facebook e dalla sinistra giunge la dichiarazione di voto dell'assessore regionale Marinella Sclocco: «Il pudore della competenza, la lucidità della misura, la tempra del lavoratore sono tutte caratteristiche che fanno di Giovanni Legnini l'uomo per l'Abruzzo». Infine dalla segreteria regionale del Psi, Giorgio D'Ambrosio, propone di accorpare le regionali del 10 febbraio alle europee del 26 maggio per far risparmiare all'Abruzzo ben 8 milioni di euro.

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