ROMA Giorgia Meloni tenta l'allungo sull'imprenditore Michele Russo, ma il partito abruzzese fa quadrato e punta i piedi: «Il candidato governatore dell'Abruzzo dovrà essere un politico di Fratelli d'Italia». Ancora non si scioglie il nodo del futuro aspirante presidente di Regione del centrodestra. Dopo la missione del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ormai tramontata, se qualcuno ipotizzava una schiarita in tempi brevi, si sbagliava di grosso. La Meloni prova a tenere a bada i suoi, ma rischia un'implosione del partito. Il tavolo romano resta bloccato e, in caso di forzature, i fratelli d'Italia abruzzesi sono pronti alle barricate. La strategia è semplice: fare quadrato per tenere in ballo i papabili candidati - Giandonato Morra, Guerino Testa e Antonio Tavani - per poi decidere chi indicare. È ancora viva l'ipotesi che porta al nome del senatore Marco Marsilio, 50 anni, originario di Tocco da Casauria e tra i fondatori del partito della Meloni.Riuscirà la leader nazionale a far quadrare i conti senza far saltare il tavolo? La situazione è difficile da sbrogliare visto il veto posto dagli organismi abruzzesi del partito. Si diceva di Biondi, è sfumata del tutto l'ipotesi di una candidatura. Dopo l'incontro romano, di martedì scorso, tra lo stesso Biondi e Giorgia Meloni, che ufficialmente non ha ancora sciolto il nodo sul nome di Biondi prendendosi 24 ore per decidere, ieri mattina si è tenuto un vertice di maggioranza, a palazzo Fibbioni, all'Aquila. Dalla riunione, cui hanno preso parte quasi tutti gli assessori e i consiglieri della coalizione di governo della città, è venuto fuori un veto alla candidatura del sindaco; candidatura che non è vista di buon occhio dalla maggioranza, a distanza di poco più di un anno dalla sua elezione a primo cittadino del capoluogo di Regione. Biondi, dunque, più che a Roma, ha trovato una decisa resistenza all'interno del centrodestra aquilano, che non sarebbe disposto ad appoggiare la sua candidatura, non vista come reale servizio alla comunità. Ma il sindaco dell'Aquila, a un giorno dalla scadenza del termine ultimo per le dimissioni, ha deciso che resterà a fare il sindaco. Caso chiuso, quello del primo cittadino del capoluogo regionale. Aperto, anzi apertissimo, quello della scelta tra un politico abruzzese e l'imprenditore Russo.