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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Da fine mese il volo Abruzzo-Bucarest. Due viaggi a settimana dall'aeroporto di Pescara verso la capitale della Romania. Paolini: «Puntiamo sul turismo d'affari»

PESCARA È ai nastri di partenza il nuovo volo diretto da Pescara a Bucarest che collegherà due volte a settimana il capoluogo adriatico con la capitale della Romania.I biglietti sono già in vendita. Il volo della compagnia aerea low cost irlandese Ryanair sarà operativo dal 30 ottobre per tutto l'anno, con collegamenti il martedì e il sabato. La partenza da Pescara è fissata alle 12.25 con arrivo a Bucarest alle 15.15 (ora locale). Da Bucarest, invece, gli aerei decolleranno in direzione Pescara sempre nei giorni di martedì e sabato, ma alle 11.05 (ora locale), con atterraggio in Abruzzo previsto alle ore 12. La nuova rotta verso Bucarest, definita una "piccola Parigi" per la vitalità e gli scorci suggestivi, va a incrementare le destinazioni già attive dallo scalo abruzzese verso i Paesi dell'Est Europa come Varsavia e Cracovia. Il volo, inoltre, risponde al fabbisogno di una comunità numerosa, che in Abruzzo arriva a toccare le 30.000 unità tra i lavoratori impiegati nel settore edile, le badanti e le altre persone di nazionalità romena impiegate in altri settori. «La nuova rotta Pescara-Budapest», spiega Enrico Paolini, presidente della società Saga che gestisce l'aeroporto, «rappresenta un ottimo risultato raggiunto in un momento di difficoltà notevole. La destinazione è appetibile, non solo per i 30.000 romeni regolari che lavorano in Abruzzo, ma anche per i tanti imprenditori locali che hanno inaugurato lì un'attività. Questo sarà in primo luogo un volo business e poi turistico, visto che puntiamo anche a incrementare la richiesta per le vacanze, come già avviene dalla Polonia verso le piste da sci del Trentino». La scelta di affidarsi al colosso Ryanair, secondo Paolini, è dettata dalla mancanza di altri competitor disposti a investire su questa tratta. «Ci ho provato a convincerli», ammette, «ma in cambio hanno chiesto incentivi altissimi. In ogni caso voglio rassicurare sul rispetto della sicurezza e sui controlli molto seri e accurati da parte della polizia di frontiera».

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