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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Candidati, Meloni ora riparte da zero. I tempi si dilatano: la leader di Fratelli d'Italia chiede alle federazioni di riproporre nomi di politici e della società civile

PESCARA Non hai vinto, ritenta. La sintesi è questa. Giorgia Meloni infatti deve ripartire da zero. Archiviata la candidatura per il centrodestra di Pierluigi Biondi a presidente della Regione, osteggiata da una parte del partito quella dell'imprenditore pescarese Michele Russo, che comunque resta uno dei favoriti, la leader di Fratelli d'Italia chiede alle federazioni abruzzesi di proporre, anzi di riproporre, nomi di politici insieme a quelli di personaggi della società civile. E le federazioni ubbidiscono ai vertici romani, tranne in un caso. Andiamo per ordine.Da Teramo, infatti, sta avanzando la fronda pro Giandonato Morra e anti Russo. Sarebbe in corso una raccolta di firme che sconfina anche nella Marsica. Ma nessuno si espone in prima persona per timore di punizioni romane. E Russo, finito al centro del mirino dei teramani, risponde con un laconico «no comment». Ma dalle stanze ai piani alti di Fratelli d'Italia trapela quella che è già stata ribattezzata come la fase 2, cominciata subito dopo il no a Biondi e il mal di pancia nei confronti di candidati della società civile da parte dei politici, soprattutto quelli di lungo corso, messo nero su bianco nella riunione del direttivo regionale che si è tenuta venerdì scorso a Chieti Scalo. La fase 2 però comporterà un allungamento dei tempi, smentendo quanto avrebbe dichiarato ieri mattina a un esponente di Forza Italia il senatore di Fratelli d'Italia, Marco Marsilio, romano ma con radici abruzzesi, che dalla Meloni viene tenuto in caldo e in panchina ma pronto a entrare in campo, come candidato presidente del centrodestra, nel caso in cui anche questo secondo tentativo andasse a vuoto. Una fonte interna a Fratelli d'Italia, che chiede di restare anonima, ci spiega in che cosa consiste questa fase 2. Ciascuna federazione farà le sue proposte, anche più di due, di nomi di politici o imprenditori che, solo la settimana prossima, saranno elencati ai vertici in un incontro la cui data non è stata ancora fissata. A quel punto Giorgia Meloni sceglierà tre nomi che, a quanto pare, saranno quelli di un politico e di due esponenti della società civile. E solo allora questi nomi di "sopravvissuti" al taglio del bosco, tra i quali, come dicono, Russo ci sarà, verranno sottoposti agli alleati di Forza Italia e della Lega. Ma la domanda è: accetteranno gli alleati di aspettare così tanto tempo ancora? Intanto vanno in scena a Pescara le nomine all'Agir, ma questa volta non c'è più l'inciucio che, nel precedente tentativo, aveva spaccato il centrodestra. Marco Alessandrini, sindaco di Pescara, è stato eletto presidente dell'Autorità di gestione integrata dei rifiuti urbani e Gabriele De Angelis, sindaco di Avezzano, è diventato il suo vice. Ma a votare sono stati solo i primi cittadini del centrosinistra, mentre De Angelis e Gianfranco De Massis (Elice) si sono astenuti e Tiziana Magnacca (San Salvo) è arrivata dopo il voto. Insomma è un'Agir a prova di inciucio, per la soddisfazione del leader regionale della Lega, Giusppe Bellachioma. Alla seduta erano presenti, oltre agli eletti Alessandrini e De Angelis, i sindaci Magnacca, Giovanni Melchiorre (Bellante), Simone Dal Pozzo (Guardiagrele), Mario Ciampaglione (Cansano), De Massis, il sottosegretario alla presidenza della Regione Mario Mazzocca, il commissario unico straordinario Piergiorgio Tittarelli e il dirigente del servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo, Domenico Longhi.

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